NAPOLI– “Occorrono veri anticorpi contro il business del traffico dei rifiuti che continua a prolifera nonostante i controlli e le norme più stringenti. Un plauso va ai Carabinieri del Noe e alla Procura di Napoli, per aver smascherato l’ennesimo traffico illegale dei rifiuti che colpisce ancora una volta la Terra dei Fuochi”. Lo dice Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimenti 5 Stelle e segretario della Commissione Anticamorra che commenta l’indagine della Procura di Napoli che ha portato ad una serie di provvedimenti cautelari. “Prima le rivelazioni del pentito Nunzio Perrella sulle villette costruite su un letto di rifiuti tossici e oggi gli arresti per lo sversamento di 250 mila tonnellate di rifiuti smaltiti illecitamente nelle cave del giuglianese – spiega – sono la conferma di quanto da tempo denunciavano i cittadini giuglianesi”. “La trama è desolatamente sempre la stessa: intricati giri di documenti falsi, imprenditori e colletti bianchi che in nome del profitto a tutti i costi avvelenano il proprio territorio”. “Quest’inchiesta rilancia l’attenzione sul rischio di utilizzo criminale delle cave – evidenzia – all’indomani dell’approvazione della nuova legge sul ciclo dei rifiuti e della discussione della legge sulla gestione delle cave in zone di crisi”. “Occorre tenere gli occhi bene aperti e dotarsi di un sistema ancora più rigido di controlli – sottolinea Viglione – sia sugli appalti che sulle imprese anche e soprattutto alla luce degli importanti appuntamenti che attendono la Campania con lo smaltimento delle ecoballe”.
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