Nonostante il mondo vada tutto in un senso eliminando tutti i balzelli usati durante l’epidemia, noi corriamo in contromano, e ci li vogliamo tenere stretti. Il green pass sta diventando la trappola della liberta: dalla banca alle poste, non si entra negli uffici senza un lasciapassare. Nel Belpaese vige anche l’obbligo vaccinale, quasi un unicum nel mondo occidentale. Proprio il green pass è stata la mannaia caduta sul commercio e sulla ristorazione, portando le città a desertificarsi nelle ore serali, lasciando i locali quasi semi vuoti. Con esso è nato lockwown burocratico con il consenso di tutti i partiti che compongono la maggioranza del governo Draghi.
Oltretutto, dagli esperti non arriva un segnale distensivo in tal senso, tutt’altro, arrivano segnali che fanno presagire ad un domani con tante restrizioni. Messaggi che arrivano dal mondo politico, dal Cts, insomma, tutti quelli che si sono espressi in questi due anni, continuano a mantenere viva un’arma, il green pass, che alla fine ha causato solamente danni.
La Gran Bretagna ha superato il picco dell’epidemia senza introdurre il lasciapassare se non per limitatissimi casi e stia addirittura pensando di liberare i positivi dalla quarantena; nonostante la Baviera abbia abolito l’obbligo vaccinale per il personale sanitario; benché in buona parte della Germania siano decadute le regole del 2G, simile al nostro green pass rafforzato, per l’ingresso nei negozi; nonostante Svezia, Danimarca, Regno Unito e Spagna abbiano sostanzialmente revocato tutte le restrizioni; e benché pure New York abbia detto addio alla mascherina al chiuso.
Mentre altri tentano di riportare tutto alla normalità, l’Italia continua su questa sorta di viaggio oscuro facendo entrare le persone in depressione. Sì, perché se questo barlume di luce che si inizia a vedere con la variante omicron, ormai classificata non letale per i polmoni ed è considerata quasi un raffreddore misto a mal di gola, in Italia si continua sulla scia di elaborazioni che sono fuori luogo.