ROMA- Ormai internet è diventato un mondo dove il pericolo è dietro l’angolo, e ogni anno sia in Europa sia in Italia si affannano a prendere misure tali da combattere il terrorismo. Un emendamento firmato da deputati Pd e M5S prevede l’allungamento di quattro anni, si passa da due a sei, rispetto all’attuale obbligo di conservazione dei dati in capo ai provider, la cosiddetta data retention. Il tema avrebbe meritato un dibattito approfondito, invece è finito nella cosiddetta Legge europea, il testo omnibus che viene approvato ogni anno per recepire in Italia le normative europee. E altrettanti dubbi sorgono sull’emendamento, presentato dal Pd Davide Baruffi, con cui si dà all’Agcom il potere di ordinare ai provider di rimuovere i contenuti che violano il copyright. Ma non basta: l’Agcom potrà anche ordinare di fare tutto ciò che è possibile tecnicamente per evitare che lo stesso utente pubblichi di nuovo quel contenuto su altri siti. Il che significa autorizzare una sorta di «pedinamento» sul web, senza avallo della magistratura. Quindi i governi continuano ad inserire delle norme nelle leggi di stato che stanno abbassando notevolmente il livello di riservatezza dei cittadini che garantiscono internet e telefoni.
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