Inverno 1940 . Los Angeles (California , Stati Uniti d’America) . In un teatro di posa degli stabilimenti cinematografici della “Metro Goldwyn Mayer” , il regista Gordon Douglas dirige il duo comico “Stanlio e Ollio” (al secolo Stan Laurel e OIiver Hardy ) in una scena del film “C’era una volta un piccolo naviglio” . Laurel , desideroso di collaborare alla sceneggiatura della pellicola , suggerisce al regista di apportare alcuni cambiamenti : “Mr Douglas , ascolti cosa mi è venuto in mente stanotte …dunque , Stanlio e Ollio lavorano come collaudatori in una fabbrica di trombe , ma a un certo punto Ollio capisce di essere affetto da una strana malattia : la cornofobia . Per non perdere il posto Ollio , consigliato da un medico , parte per una vacanza a bordo di una barca , in compagnia di Stanlio . Inoltre , porta con sè una capra , perchè deve bere una certa quantità di latte al giorno per guarire . Tutto trascorre serenamente , fino al momento in cui un bandito , fuggito dal carcere , si rifugia nel piccolo natante all’insaputa dei due e la capra , legata al molo , rosicchia la corda facendo navigare i tre . Cosa le pare ? , a me sembra un buon soggetto , non che il suo non lo fosse , ma io e Oliver crediamo di essere poco adatti a interpretare due predoni del mare ! … ” . “Cosa ne penso ?….lei ha riscritto l’intera trama , Laurel !…” , constata adirato il regista , aggiungendo : “Bisogna proprio che glielo ricordi : lei è un attore , io sono il regista , io decido cosa far fare a lei e al suo collega , chiaro ? …. ” . ” Mr Douglas , lei è veramente democratico !…” , commenta Laurel . “Stan , lascia perdere ! , non vorrai mica farci licenziare ? … ” , lo ammonisce Oliver Hardy . “Dunque Oliver , anche tu come questo registucolo pensi che noi non abbiamo alcun diritto di collaborare alla scrittura della pellicola e che dovremmo limitarci al ruolo di marionette azionate dalle mani di un burattinaio dispotico e presuntuoso ?….” , chiede Laurel al compagno di scena Hardy . “Stan, non ho detto questo !…penso che tu abbia ragione , ma dovresti tenere a mente che abbiamo già avuto qualche problemino con il produttore di questo film …. ” , argomenta Hardy . “Quindi vuoi dire che sarebbe il caso di obbedire come scimmie ammaestrate ? …Mi spiace Oliver , ma io non riesco a non dire la mia ! … ” , sentenzia Laurel . “E allora Stan siamo spaccati : prepariamoci pure al licenziamento ! … ” , annuncia Hardy . “Che succede qui ? …le vostre voci si sentono fin nel corridoio !….Avrete almeno una spiegazione valida che possa placare la mia ira per aver interrotto una riunione nella quale ero sul punto di concludere un accordo miliardario con i proprietari di una produzione europea , spero ? …” , domada furioso il produttore Hal Roach . “E’ sempre la stessa storia , Mr Roach !.. Laurel dimentica che qui c’è già un regista e vuol far tutto ciò che non compete a un attore : sceneggiatura , montaggio , direzione . Non riconosce affatto la mia autorità e questo mi impedisce di realizzare con tranquillità il mio film ! … ” , spiega Douglas . “Laurel , quante volte le avrò detto di limitarsi a svolgere il suo ruolo di attore ? … ” , chiede il produttore Roach , continuando : “E a lei Hardy , quante volte avrò chiesto di smetterla con gli scandali ? ….Non può sposarsi e divorziare nel giro dello stesso mese ! ….La vostra condotta lede l’immagine della “Metro Goldwyn Mayer”e questo vuol dire milioni di dollari d’incasso anadati in fumo ! ….Questo è l’ultimo avvertimento : da oggi o righerete dritto o altrimenti mi vedrò costretto a licenziarvi !…Forse sarebbe meglio obbligarvi alla separazione !…continuare a tenervi uniti è un errore : ciascuno mortifica il talento dell’altro con le proprie manie e i propri capricci , risultato ? …al pubblico e a noi produttori date l’impressione di essere due menti senza un singolo pensiero !..”.
“Il mondo è pieno di persone come Stanlio e Ollio . Basta guardarsi intorno : c’è sempre uno stupido al quale non accade mai niente e un furbo che in realtà è il più stupido di tutti . Solo che non lo sa ” . Con queste parole Oliver Hardy , “attore serio ” della coppia comica nota in Italia come “Stanlio e Ollio” , concludeva un’intervista rilasciata a un giornalista del “New York Times” nel 1950 . Attori comici nell’ambito del cinema muto , delle cui origini si hanno scarse notizie , Stan Laurel e Oliver Hardy (nati rispettivamente nel 1890 e nel 1892) , si incontrarono per la prima volta nel 1921 sul set del cortometraggio di Jess Robbins “Cane fortunato” , nel quale impersonavano un vagabondo pasticcione(Stanlio) e un bandito corpulento e goffo (Ollio) . Nel 1926 Laurel fu regista della pellicola “Get’Em Young” , in cui Hardy , divenuto nel frattempo suo amico , ottenne un ruolo , ma le riprese del cortometraggio , prodotto da Hal Roach , impresario della “Metro Goldwyn Mayer” , non furono portate a termine a causa di un grave incidente occorso ad Hardy . I due comici quindi strinsero un sodalizio artistico soltanto nel 1927 , quando il produttore Hal Roach li scritturò per il film di Fred L.Guiol “Zuppa d’anatra” , in cui apparvero con i nomi di “Hives” e “Maltraves” . Protagonisti nel 1928 del cortometraggio “Metti i pantaloni a Philp” , finanziato dal regista Leo MecCarey e diretto da Clayde Bruckman , in cui interpretarono due amici alle prese con situazioni surreali e malintesi , i due attori acquisirono proprio in quell’anno l’aspetto e le caratteristiche che li avrebbero resi celebri in tutto il mondo come “Stanlio e Ollio”. Il regista Mc Carey così descrisse la loro intesa : “Un giorno stavamo girando una scena a dieci metri da terra . Stan era nervoso , diceva di non sentirsi sicuro . Oliver cercava di rassicurarlo , ma alla vista di Stan sempre più terrorizzato , si spazientì e saltò giù per dimostrargli che non c’era nulla da temere , con il prevedibile risultato , dato il suo peso di 130 chili , del cedimento rovinoso della piattaforma tra le risate dei presenti . Nacque così una tipica scenetta dei loro film , tante volte ripetuta ma sempre esilarante per il contrasto tra il faccione serio e irritato di Hardy e la ridicola caduta di Laurel” . Abbandonato il genere muto nel 1929 , il duo fronteggiò l’arrivo del sonoro prendendo parte fra il 1930 e il 1934 a ben 106 pellicole . Impegnati in situazioni strambe e divertenti (come nei cortometraggi di Lewis R. Forst e di James Parrott , “Non abituati come siamo”, “I ladroni” , “I monelli”, ) o nelle vesti di mariti borghesi vessati da mogli tiranniche (come in “Anniversario di nozze” , di James Parrott , ne “Il regalo di nozze” , in “Vita in campagna” e in “Gelosia” , di Charley Rogers ) , vincitori nel 1932 del premio Oscar per la migliore “comica” con “La scala musicale” , di James Parrott , sul finire degli anni Trenta girarono lungometraggi quali “Muraglie” , diretto dallo stesso James Parrott , “Frà diavolo” , “Noi siamo zingarelli” e “Nel paese delle meraviglie” , diretti da Charles Rogers , “Allegri legionari” , di James W.Home , “Il compagno B” , di George Marshall e “I figli del deserto” , di William A. Seiter . Stimati dal produttore Walt Disney , recitarono con quest’ultimo nella pellicola di Ray Rowland , George Stevens , Sam Wood , Charles Reisner , Richard Boleslawsky , Edmound Goulding e Allan Dwan “La gran festa” . Sorti dei dissapori tra Stan Laurel e Hal Roach , poichè Laurel intendeva collaborare con i registi alla sceneggiatura , al montaggio e talvolta alla direzione , il produttore della “Metro Goldwyn Mayer” lo licenziò nel 1935 , riassumendolo pochi mesi dopo . Si trattò però di una tregua , perchè nel 1938 Laurel si separò da Roach e dalla sua casa di produzione . Tuttavia il produttore , deluso dall’insuccesso del film di Gordon Douglas “Zenobia-Ollio sposo mattacchione” , in cui aveva affiancato ad Hardey l’ex divo del muto Harry Langdon , l’8 aprile del 1939 riassunse Stan Laurel , firmando con la coppia di comici un nuovo contratto . Tornati ai fasti del passato con le pellicole prodotte dalla “RKO Pictures” e dalla “United Artists” “Noi siamo le colonne” , di Alfred J.Goulding e “C’era una volta un piccolo naviglio” , di Gordon Douglas , nel 1940 il duo di attori si separò definitivamente da Roach . Ingaggiati dalla “20th Century Fox” (a patto che Laurel non intervenisse durante i lavori di realizzazione di un film) , fra il 1941 e il 1945 Stan Laurel e Oliver Hardy presero parte a lungometraggi come “Ciao amici !” , di Montague Banks e “Gli allegri imbroglioni” , di Malcom St.Clair , privi di verve comica e non ben definiti nei dialoghi . Scaduto il contratto con la “20th Century Fox” , ultimata la lavorazione delle pellicole “Sempre nei guai ” , di Sam Tylor e de “I toreador” , di Malcom St.Clair , la coppia decise di abbandonare il Cinema per dedicarsi alla famiglia e per intraprendere tornèe teatrali in Europa (dal 1947 al 1954 infatti riscossero successi in Gran Bretagna , Francia e Danimarca) . Divenuti dei personaggi televisivi quando gran parte delle loro comiche e dei loro lungometraggi fu trasmessa da reti televisive americane e italiane , nel 1951 “Stanlio e Ollio” girarono diretti da Leo Joannon il loro ultimo film : “Atollo K” , coproduzione italo-francese , che ne segnò il declino . Dedicatisi ancora al teatro , nel 1954 interruppero una tournèe europea per via dell’infarto che colpì Hardy. Nel 1955 , rimessosi Hardy , il duo accettò la proposta del figlio di Roach di girare per la televisione le comiche della serie : “Le fiabe di Laurel e Hardy” . Ma alla vigilia delle riprese fu Laurel a essere colpito da un ictus e la pellicola non fu più realizzata . Provato dai molteplici infarti , Hardy morì il 7 agosto del 1957 , all’età di sessantacinque anni . Sepolto presso il ” Valhalla Memorial Park Cemetery” di Hollywood , al termine di una solenne cerimonia funebre , a cui l’amico Stan non presenziò, la sua tomba recò incisa un’epigrafe che recitava : “Genio della comicità , il suo talento portò gioia e risate nel mondo”. Stan Laurel , affranto per la morte del collega-amico , rifiutatosi di tornare sulla scena , rilasciò sporadiche dichiarazioni come questa : “La nostra popolarità è durata tanto tempo…pensavo che la gente ci avrebbe scordati, ma non è stato così . Forse il pubblico ama noi e le nostre comiche perchè ci abbiamo messo dentro tanto amore … ” . Colpito nuovamente da un ictus , Stan Laurel scomparve il 23 febbraio del 1965 , all’età di settantaquattro anni , nel suo appartamento dell’Hotel Oceana di Los Angeles , a pochi chilometri di distanza dal “Forest Lawn Memorial Park Cemetery” , dove tutt’ora riposano le sue spoglie . Poco valorizzati in vita dai critici , poichè considerati fautori di una comicità effimera , se paragonata a quella del contemporaneo Charlie Chaplin , i due attori furono riabilitati alcuni anni dopo la loro dipartita , quando il regista francese Pierre Etaix scrisse : “Le personalità di Stanlio e Ollio sono prive di cattiveria : ogni volta in cui provano ad agire maliziosamente qualcosa li tramuta in uomini ingenui e buoni che cercano , sia pure in maniera maldestra , di rendersi utili a chi ne ha bisogno . Sono due adulti rimasti bambini che non capiscono cosa sia il male , lo ignorano e ne diventano vittime inconsapevoli . Non a caso sono proprio i bambini che si appassionano ancora oggi alle storie dei loro personaggi , poichè vedono in quei due adulti se stessi , così come gli adulti ritrovano nella risata la loro stessa innocenza perduta”.