Stipendi più bassi per tutti, ma non per la Meloni: tu fai la fame e lei si arricchisce | A pagarla siamo sempre noi

Meloni sotto accusa - quotidianoitalia.it
La Presidente del Consiglio fa lievitare gli stipendi, ma solo quelli dei parlamentari. Gli italiani in ginocchio ma lei guadagna tantissimo
Il tema degli stipendi in Italia è uno di quelli che tornano ciclicamente al centro del dibattito pubblico, quasi come un disco rotto che si ripete di governo in governo.
Da anni i lavoratori italiani chiedono un adeguamento salariale che tenga conto dell’aumento del costo della vita, ma il risultato è sempre lo stesso: i prezzi salgono, le bollette aumentano, il carrello della spesa pesa sempre di più, mentre le buste paga restano ferme.
Il potere d’acquisto si erode giorno dopo giorno, e la sensazione diffusa è che, nonostante gli sforzi, si arrivi a fine mese con sempre maggiore difficoltà.
Negli ultimi dieci anni l’Italia è rimasta indietro rispetto al resto d’Europa. Secondo gli ultimi dati Eurostat, i salari reali italiani sono addirittura diminuiti, mentre in gran parte degli altri paesi europei sono cresciuti, in alcuni casi in maniera significativa.
I tanto discussi stipendi dei politici
La stagnazione degli stipendi si traduce in una perdita di fiducia verso le istituzioni, nella difficoltà dei giovani di costruirsi un futuro e nel senso di ingiustizia di chi, pur lavorando, fatica a vivere dignitosamente. Il dibattito sul salario minimo si inserisce proprio in questo contesto, come tentativo di colmare un divario che ormai appare strutturale.
Eppure, mentre milioni di italiani contano gli euro in tasca, un’altra categoria non sembra conoscere la parola “crisi”: quella dei politici. Gli stipendi da capogiro dei rappresentanti istituzionali sono da sempre al centro delle polemiche. Deputati, senatori e membri del governo percepiscono compensi che, sommando indennità e benefit, superano ampiamente le diecimila euro al mese, in molti casi accompagnati da rimborsi e privilegi aggiuntivi.
La distanza tra chi governa e chi vive la realtà quotidiana appare sempre più evidente, e il tema dei compensi della classe politica resta una ferita aperta per l’opinione pubblica. Negli anni si è parlato spesso di tagli, di riduzioni simboliche o di rinunce volontarie, ma nella sostanza poco è cambiato.

Le contestazioni a Meloni
Ed è proprio su questo punto che, nelle ultime settimane, si è accesa una nuova polemica. Secondo alcune fonti, la premier Giorgia Meloni avrebbe di fatto aumentato gli stipendi dei politici, lasciando invece invariati quelli dei cittadini. Il suo compenso, sommando indennità di presidente del Consiglio, parlamentare e leader di partito, arriverebbe a circa 459 mila euro l’anno. Una cifra che stride con la realtà economica del Paese, dove, secondo i dati Ocse, i salari medi negli ultimi anni sono diminuiti fino al 38% in termini reali.
Mentre il carovita schiaccia le famiglie, la percezione è che la politica viva in una dimensione parallela, immune alla fatica quotidiana. Il malcontento cresce, alimentato dai social e dalle piazze, e il sentimento più diffuso è il risentimento.