ROMA- Da un lato ci sono le promesse della lega, dall’altra quelle del Movimento. Ora sul piatto ci sono due punti importanti: reddito di cittadinanza e pensioni minime.
In campagna elettorale Berlusconi aveva promesso di portare le pensioni minime a mille euro per dare dignità a tutti quei pensionati che vivono con poco più di cinquecento euro. ma proprio l’alleato elettorale, la Lega, sembra non volere alzare il tetto delle pensioni minime.
“Spacchiamo il sistema” ha detto Alberto Brambilla, esperto di previdenza vicino alla Lega, che boccia la possibilità di portare da gennaio le pensioni minime a 780 euro, ipotesi annunciata dal viceministro 5Stelle all’Economia, Laura Castelli. “Sono totalmente contrario. Se io fossi un artigiano, un commerciante, un imprenditore, non verserei più, tanto se poi devo prendere 780 euro…”, ha spiegato Brambilla.
Ma l’uomo della lega sta commettendo un gravissimo errore, che di sicuro non sarà ascoltato da nessuno, poiché portare le pensioni minime a un livello di dignità per tanti pensionati che devono vivere con le briciole, è un dovere di tutti gli attori della politica.
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