Sono migliaia le famiglie in fuga dall’Ucraina a causa dell’aggressione da parte della Russia. E non si contano i bambini di ogni età costretti a camminare per decine di chilometri per cercare riparo dai bombardamenti. Questo è l’aspetto di chi fugge e riesce a trovare riparo nella vicina Polonia e Romania. Ma c’è un aspetto più drammatico, ed è quello di chi è rimasto in Ucraina e ora rischia di rimanere isolato in termini di alimenti e medicine.
Oggi l’Ucraina chiederà il “cessate il fuoco immediato” e il ritiro delle truppe russe. Difficilmente ciò può accadere, poiché Putin di certo non si ritirerà dal teatro di guerra senza ottenere risultati dopo aver già speso molti miliardi per sostenere l’invasione.
Invece si dovrebbe puntare, e questo lo deve fare l’Europa subito, è la richiesta di un corridoio umanitario per far entrare in Ucraina vivere e medicine per chi continua a rimanere ostaggio dell’invasione russa. Sono trascorsi cinque giorni dalla guerra, le scorte alimentari iniziano a scarseggiare come scarseggiano medicine, quindi è opportuno far arrivare lì cose necessaria per la vita quotidiana dei cittadini ucraini. È un aspetto, questo, che deve essere al centro della volontà della comunità europea, e non solo quello di spedire armamenti. Le persone hanno bisogno di mangiare e bere, come hanno bisogno di curarsi in questo terribile momento.