Categories: Cronaca

Sul lavoro Di Maio gioca a casaccio

ROMA – Il decreto dignità emanato dal ministro Luigi Di Maio, approvato ieri dal consiglio dei ministri, non convince molto. La lotta al precariato messa in campo penalizza entrambi i concorrenti: lavoratori e imprese. Il meccanismo è controverso, perché rischia di portare a mancati rinnovi a scadenza di contratto.
Il mercato del lavoro italiano negli ultimi anni ha visto la precarietà e l’incertezza essere un punto negativo del settore. Il nuovo governo tenta di arginare il fenomeno con un provvedimento che mette in riga le imprese. Fin qui va bene, solo però che il provvedimento colpisce tutti indistintamente. Non è stata fatta una distinzione tra i settori. Infatti questo provvedimento per la grande industria o perlomeno per tutte quelle aziende che superano un numero elevato di dipendenti può andare. Però per tutte quelle piccole imprese o attività produttive con pochi dipendenti potrebbe diventare un problema.
È giusto colpire i comportamenti opportunistici di chi assume un impegno con lo Stato e poi non lo mantiene. Quindi sulla delocalizzazione selvaggia il provvedimento è ottimo. Ma il decreto rimanda molti punti di quel contratto stipulato inizialmente. Sulla sburocratizzazione si doveva intervenire subito e non rimandare come si sta facendo. Proprio il nodo della sburocratizzazione si doveva e si deve fare moltissimo.
Le imprese scendono sul piede di guerra, ma finora, però, sono state proprio le imprese a fare i propri comodo senza assicurare certezza lavorativa ai tanti giovani e ai tanti cinquantenni che in questi anni hanno perso il lavoro. Le stesse imprese, grazie ai provvedimenti passati, hanno fatto il bello e il cattivo tempo, portando il lavoro verso la schiavitù quasi totale.
Ma il provvedimento del ministro Di Maio ha molti punti oscuri che di sicuro non porterà a grandi benefici, poiché manca il tassello più importante per far ripartire il lavoro in questo paese, cioè l’enorme peso fiscale che colpisce le imprese. Su questo punto il ministro non ha dato grandi soluzioni immediate e future. Per ora il decreto dovrebbe solo portare alla diminuzione dei contratti a tempo, ma potrebbe portare anche a un nuovo periodo di forte disoccupazione. Quindi anche il nuovo ministro gioca a casaccio sul lavoro tanto per fare qualcosa, ma quello che serve realmente è tutto rimandato a data da destinarsi.

Redazione

Recent Posts

L’invalidità al 100% non basta più: niente più aiuti dallo Stato | Dovrai cavartela da solo

Invalidità al 100%, ma niente aiuti. La burocrazia non perdona gli errori di forma e…

38 minuti ago

Pagare le tasse? Non con questa crisi: con questa scusa dimezzi le tue imposte | Il Fisco si deve accontentare di quanto puoi offrire

Adesso finalmente puoi pagare meno tasse. Il sistema italiano ti dà una scappatoia: c'è crisi,…

7 ore ago

La libertà di parola non è più un diritto: attento a quello che dici o finisci in galera | Una legge folle è appena stata approvata

La nuova legge approvata in Parlamento è a dir poco terribile: se non stai attento…

18 ore ago

Blocco definitivo dei social: il governo ha vietato ogni contatto col mondo | Non ti è neanch permesso di esprimere la tua opinione

Da questo momento in poi dici addio ai social. Non li potrai usare più, il…

23 ore ago