FOGGIA-La Polizia di Stato di Foggia sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, per il reato di concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso, nei confronti di sei appartenenti alla nota batteria foggiana dei SINESI FRANCAVILLA.
L’indagine, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile foggiana, ha consentito di acclarare numerose estorsioni consumate dal gruppo criminale, facente capo a Roberto SINESI, ai danni di autrasportatori intenti a trasportare pomodoro all’interno della ditta conservificio PRINCES di Foggia. Agli stessi, gli esponenti del clan chiedevano una tangente di 50 euro a camion, minacciando danni agli autoarticolati qualora non fosse stato consegnato il denaro.
Fra i destinatari della misura restrittiva vi è il capo indiscusso della medesima batteria, Roberto SINESI, soggetto già condannato per reati associativi di stampo mafioso, che, martedì 6 c.m., mentre era a bordo dell’auto guidata dalla figlia Elisabetta, con il nipotino Roberto di soli 4 anni in braccio, era stato vittima di un attentato.
In particolare, presumibilmente tre killers, giunti a bordo di fiat 500 di colore rosso, successivamente rinvenuta bruciata, hanno esploso 16 colpi di arma da fuoco di vario calibro in direzione della sua autovettura, ferendo il boss alla scapola sinistra ed il nipotino alla spalla destra.
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