Il pensiero unico che si è diffuso in Italia dopo la fine della prima repubblica, ha portato la società italiana a marcire. Questa storia parte da lontano e si è diffusa piano piano fino a far diventare il pensiero unico un cancro per la società italiana. Facciamo attenzione, perché esso può diventare il deterrente che mortifica la democrazia.
I vostri dubbi non scacciateli mai via. Proteggetelo come si proteggono i bambini e le persone indifese. Ciò vi porta ad essere ancora vivi nella mente. Farsi condizionare significa portare la vostra mente a rendersi schiava del pensiero altrui. La prepotenza del pensiero unico appiattisce e uniforma il pensiero della società civile. Nel paese del pensiero unico, la verità è diventata una malattia.
Questo è il momento più buio per la nostra nazione, dove le guardie dell’opinione dominante provano a ingabbiare la libertà di pensiero. E usano ogni strumento per ottenere il risultato: censura, la derisione, la gogna pubblica. Il pensiero unico è diventato l’attore protagonista della repressione in arte moderna da almeno vent’anni a questa parte. Porta a un imbarbarimento della civiltà creando al suo interno nemici da combattere. Tutto ciò deve preoccupare e inquietare le coscienze di tutti.
Che non si piega al pensiero unico in se racchiude un atto di coraggio. Una società matura non ha bisogno di farsi condizionare dal pensiero unico, ma occorre avere lo spirito di confronto che il sale della democrazia. Una società matura non si fa ingabbiare dal vicolo cieco delle ideologie altrui, ma incentra sul dialogo la formula per poter crescere. Scacciare la violenza delle ideologie a senso unico è lo spirito di una società democratica. Teniamo lontano dalla nostra vita il pensiero unico, è il cancro della democrazia
Il pensiero unico che si è diffuso in Italia dopo la fine della prima repubblica, ha portato la società italiana a marcire. Questa storia parte da lontano e si è diffusa piano piano fino a far diventare il pensiero unico un cancro per la società italiana. Facciamo attenzione, perché esso può diventare il deterrente che mortifica la democrazia.
I vostri dubbi non scacciateli mai via. Proteggetelo come si proteggono i bambini e le persone indifese. Ciò vi porta ad essere ancora vivi nella mente. Farsi condizionare significa portare la vostra mente a rendersi schiava del pensiero altrui. La prepotenza del pensiero unico appiattisce e uniforma il pensiero della società civile.
Questo è il momento più buio per la nostra nazione, dove le guardie dell’opinione dominante provano a ingabbiare la libertà di pensiero. E usano ogni strumento per ottenere il risultato: censura, la derisione, la gogna pubblica. Il pensiero unico è diventato l’attore protagonista della repressione in arte moderna da almeno vent’anni a questa parte. Porta a un imbarbarimento della civiltà creando al suo interno nemici da combattere. Tutto ciò deve preoccupare e inquietare le coscienze di tutti.
Che non si piega al pensiero unico in se racchiude un atto di coraggio. Una società matura non ha bisogno di farsi condizionare dal pensiero unico, ma occorre avere lo spirito di confronto che il sale della democrazia. Una società matura non si fa ingabbiare dal vicolo cieco delle ideologie altrui, ma incentra sul dialogo la formula per poter crescere. Scacciare la violenza delle ideologie a senso unico è lo spirito di una società democratica.
Preferisco stare lontano da questa gente, dalle sue idee strampalate di società. Voglio vivere nel dubbio affinché la mia idea non sia sopraffatta dall’ideologia di chi rema contro la società civile. Il dubbio è il faro che illumina la via da percorrere. Fino a qualche settimana fa, prima che Putin invadesse l’Ucraina, la pandemia e i protocolli sanitari era la guerra che sterminava il pensiero contrario, creando in Italia qualcosa mai vista: l’odio tra italiani. Oggi la guerra in Ucraina sta occupando tutti gli spazi a disposizione per diffondere il pensiero unico del conflitto bellico. Ha trasferito sulla guerra le opinioni uniche, non esiste il confronto intellettuale per trovare una soluzione alla catastrofe umanitaria che vive il popolo Ucraino. No, si continua a creare le due tifoserie a discapito della pace nel mondo.
Preferisco stare lontano da questa gente, dalle sue idee strampalate di società. Voglio vivere nel dubbio affinché la mia idea non sia sopraffatta dall’ideologia di chi rema contro la società civile. Il dubbio è il faro che illumina la via da percorrere. Fino a qualche settimana fa, prima che Putin invadesse l’Ucraina, la pandemia e i protocolli sanitari era la guerra che sterminava il pensiero contrario, creando in Italia qualcosa mai vista: l’odio tra italiani. Oggi la guerra in Ucraina sta occupando tutti gli spazi a disposizione per diffondere il pensiero unico del conflitto bellico. Ha trasferito sulla guerra le opinioni uniche, non esiste il confronto intellettuale per trovare una soluzione alla catastrofe umanitaria che vive il popolo Ucraino. No, si continua a creare le due tifoserie a discapito della pace nel mondo.