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Terremoto: i ragazzi di Amatrice ripartono con il corso di fotografia di “Riscatti Onlus”

AMATRICE – Un corso di fotografia e fotogiornalismo propedeutico a una mostra sulla ricostruzione post-sisma con annessa una raccolta fondi. Protagonisti alcuni adolescenti di Amatrice, alle prese con un’occasione concreta per rimettersi in gioco e rendersi utili per la propria comunità, ideando e realizzando loro stessi un progetto per i giovani del territorio.
Perché ripartire si può, anche… “DA ZERO”. Questo il nome emblematico scelto da RISCATTI Onlus per il suo quarto progetto. Dopo aver lavorato con i senza fissa dimora, gli immigrati e i pazienti dell’oncologia pediatrica dell’Istituto dei Tumori di Milano, l’associazione di volontariato milanese – che dal 2014 si occupa del riscatto sociale di chi sta attraversando una fase di difficoltà nella propria vita – ha scelto quest’anno di sostenere i terremotati: per la precisione i ragazzi di Amatrice che hanno perso la casa, gli affetti e anche il Centro Giovani, un punto di aggregazione dove trovarsi dopo la scuola, raso al suolo dal sisma.
Sono 14, e stanno seguendo ad Amatrice delle lezioni di fotografia e fotogiornalismo, cui seguirà un concorso per eleggere tra loro il miglior “fotoreporter”. Tutti indistintamente parteciperanno quindi a una grande mostra al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che sarà inaugurata nel mese di marzo del 2018 in collaborazione con il Comune di Milano e, anche quest’anno, grazie al contributo di Tod’s. Parallelamente avverrà una raccolta fondi per mezzo della vendita degli scatti realizzati dai ragazzi. Il ricavato andrà devoluto interamente a un progetto per i giovani, scelto dagli stessi protagonisti della mostra. Questi, in sintesi, gli step di “DA ZERO”, progetto ideato e realizzato da RISCATTI Onlus, in collaborazione con il Comune di Amatrice, grazie al contributo della Philip and Irene Toll Gage Foundation, una fondazione privata americana con sede ad Atlanta.
“Il titolo del progetto – spiega Federica Balestrieri, presidente di RISCATTI Onlus, impegnata in queste settimane ad Amatrice – nasce da uno dei messaggi che i ragazzi hanno lasciato sul muro della classe dove teniamo le lezioni, in una bacheca da loro denominata “zona rossa”. Il messaggio, tratto dalla canzone ‘Che sia benedetta’ di Fiorella Mannoia, recita: ‘A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero’. Lo abbiamo visto, ci ha colpito e da li è nata l’idea di chiamare il progetto ‘DA ZERO’ ”.
I PARTECIPANTI
Sono 14 ragazzi (13 femmine e un maschio) sopravvissuti al terremoto, che vivono tuttora ad Amatrice e sono iscritti al liceo scientifico “Romolo Capranica”. Sono tutti interessati alla fotografia, curiosi e motivati ad aiutare la propria comunità attraverso una raccolta fondi che verrà attivata con la vendita delle fotografie che stanno realizzando.
IL CORSO DI FOTOGRAFIA
Grazie al coordinamento con il Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, e la dirigenza scolastica del liceo “Romolo Capranica”, i fotografi professionisti Amedeo Novelli e Stefano Corso, affiancati dalla ex giornalista del TG1 Federica Balestrieri, fondatrice di RISCATTI Onlus, e dai volontari dell’associazione, hanno iniziato un corso di fotografia, della durata di 5 settimane, che si concluderà il 6 novembre. I giovanissimi partecipanti stanno acquisendo le conoscenze necessarie per la produzione di una mostra reportage che racconti, per la prima volta attraverso il loro sguardo, cosa significa vivere in una realtà post-sismica: dalla quotidianità della scuola prefabbricata alla vita nei SAE (Soluzioni Abitative d’Emergenza), nei container o nelle roulotte, passando per il tempo libero e gli affetti che sono sopravvissuti. Insomma uno spaccato di vita documentato non da fotoreporter professionisti, bensì da ragazzi “normali” alle prese con una realtà che invece non lo è affatto.
IL CONCORSO E LA MOSTRA AL PAC
Per riuscire a centrare questo obiettivo, seguendo una formula collaudata con successo nei progetti già realizzati da RISCATTI Onlus, i docenti utilizzano una didattica semplice e chiara per la teoria e, lavorando sul campo con i ragazzi nelle uscite pratiche, forniscono ai partecipanti sia gli strumenti tecnici (macchine fotografiche) che quelli creativi, indispensabili per la produzione delle immagini che andranno a comporre il corpo della mostra prossima ad essere allestita al PAC di Milano. Alla fine del progetto, una giuria valuterà il lavoro dei partecipanti e l’autore del miglior fotoreportage verrà premiato con una macchina fotografica reflex.
IL MODUS OPERANDI
Anche questo progetto, come tutti quelli di RISCATTI che lo hanno preceduto, consta di due fasi. Nella prima si utilizza la fotografia come strumento di analisi e rielaborazione della realtà, indispensabile per ricostruire e accettare il passaggio traumatico tra un “prima” e un “dopo”. Il corso ha l’obiettivo sia di insegnare ai ragazzi a conoscere e amare la fotografia, sia di fornire un contributo oggettivo nel superamento dei traumi e dei disagi psicologici che il terremoto lascia, specialmente nei più giovani.
La seconda fase, attraverso la mostra al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, è interamente finalizzata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi proposti e alla raccolta fondi Una partecipazione dal basso che permetterà a questi giovani di offrire un contributo concreto alla rinascita della loro terra scegliendo essi stessi autonomamente la destinazione delle risorse. Si tratta di un passaggio importante che contraddistingue positivamente le iniziative di RISCATTI Onlus poiché consente di aggiungere all’esperienza formativa un lascito tangibile e concreto dell’intero progetto.

Redazione

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