Mar. Mar 19th, 2024

Per le tante morti sul lavoro ci deve essere per forza una responsabilità ovvero dei responsabili. Il numero dello scorso anno è impressionante, un vero bollettino di guerra. Infatti lo scorso anno ci sono stati 1.500 i morti in incidenti sul lavoro, secondo dati prudenziali dei sindacati. La scia non si ferma e solo nei primi mesi di quest’anno sono già centinaia. Ieri è stata una giornata nero per le morti sul lavoro: cinque lavoratori sono deceduti, tre in Lombardia, di cui uno al primo giorno in un’azienda, un quarto in Sardegna e il quinto in Calabria.

Quella che si assiste è una guerra continua. Persone che escono la mattina per guadagnare un tozzo di pane e non fanno più rientro a casa. Nonostante negli ultimi anni ci siano state molte leggi sulla sicurezza sul lavoro sembra proprio che essa non stia funzionando. I sindacati puntano il dito contro la precarietà. Ma non può essere solo questo l’aspetto da combattere. Per tutte queste morti l’indice va puntato contro la sicurezza e la tranquillità lavorativa sui luoghi di lavoro. Possono essere i ritmi frenetici a causare momenti di disattenzione che causano incidenti. Sono molteplici i fattori che possono determinare un’incidente sul lavoro. È opportuno studiare tutti i casi di morti sul lavoro e arrivare a capire le cause che le hanno determinate e su un quadro più chiaro apportare leggi per evitarli.