Hanno cercato di passare l’esame per la patente facendosi suggerire le risposte da un complice esterno con cui comunicavano con dei sofisticati auricolari collegati a dei telefonini nascosti sotto gli indumenti. Ma non l’hanno fatta franca.
Nei guai sono finiti una cittadina del Pakistan di 33 anni e un cittadino dell’India di 32, presentatisi ai test alla Motorizzazione di Roma Via Salaria. I due sono stati colti in flagranza dallo stesso personale di vigilanza della Motorizzazione, incaricato proprio di verificare il corretto svolgimento della prova, attraverso anche l’utilizzo di rilevatori di frequenze e di metalli, consegnati ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e il loro esame è finito lì.
I due dopo aver occultato un telefonino di piccole dimensioni sotto il vestiario, con i fili ben nascosti e attaccati al torace con del nastro adesivo. Il sistema escogitato consentiva al candidato di trasmettere le domande all’esterno in modo da poter ricevere in tempo reale le risposte attraverso due minuscoli e trasparenti auricolari senza fili. Un complice, completava l’operazione comunicando, dopo aver letto le domande, dove posizionare correttamente le crocette.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma stanno cercando ora di risalire all’identità dei complici che suggerivano le risposte attraverso i cellulari sequestrati agli autori della tentata truffa. Il materiale utilizzato dagli indagati è stato sequestrato, mentre i due sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Roma per il reato di tentata truffa.
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