ROMA- Il riconoscimento all’Osteria Francescana di Massimo Bottura come ristorante migliore del mondo conferma il grande appeal del cibo Made in Italy, con due stranieri su tre che scelgono l’Italia proprio per i prodotti agroalimentari, in vetta alla classifica delle preferenze di acquisto durante le vacanze. Ad affermarlo è la Coldiretti nell’esprimere soddisfazione per il premio assegnato al locale modenese da The World’s 50 Best Restaurants, considerato l’Oscar dei cuochi. È la prima volta che un locale italiano ottiene il prestigioso riconoscimento. Il trionfo di Bottura è lo specchio – sottolinea Coldiretti – del nuovo protagonismo dell’agroalimentare nella ripresa del Paese, con il successo della gastronomia italiana che ha agganciato lo sviluppo della filiera agroalimentare, legandola anche al turismo, alle bellezze paesaggistiche e culturali del Paese. Lo confermano le scelte degli stranieri con il food shopping che riguarda ben il 62% di turisti esteri e batte nettamente negli acquisti i tradizionali souvenir (50%), l’abbigliamento (48%) e l’artigianato (25%), secondo le elaborazioni Coldiretti sullo studio “In viaggio attraverso l’Italia” di Confimprese. La passione per il cibo – precisa la Coldiretti – raggiunge l’apice per i russi con una percentuale dell’87%, spinta anche dall’embargo che ha fatto sparire i prodotti italiani dalle loro tavole, ma è trasversale per tutti i Paesi dell’indagine dalla Germania all’Inghilterra, alla Francia, ma anche Usa, Cina, e Giappone. Non a caso – rileva Coldiretti – l’export agroalimentare Made in Italy ha raggiunto nel 2015 il suo massimo storico, salendo a quota 36,9 miliardi, con un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Ma il premio a Bottura rafforza anche – aggiunge Coldiretti – il primato enogastronomico conquistato dall’Italia a livello internazionale dove il Belpaese è l’unico al mondo con 4886 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 283 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma ha ottenuto anche il primato green con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni ogm a tutela del patrimonio di biodiversità. L’Italia si è portata pure – conclude Coldiretti – al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,5%), quota inferiore di 3 volte alla media europea di 1,5% e di 12 volte rispetto alla media del 5,7% dei Paesi extraeuropei.
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