BARI-La Puglia regina del turismo compie un importante passo avanti nel coniugare un patrimonio reputazionale di alto livello, acquisito con le buone pratiche degli ultimi anni, con una governance efficace del settore che, senza derogare ai principi della trasparenza, della produttività, della legalità e della sicurezza, ha l’ambizione di diventare uno dei segmenti trainanti dell’intera economia regionale.
“La firma apposta in calce al Protocollo d’Intesa per la redazione del Piano strategico del turismo della Regione Puglia 2016-2025 – dichiara Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia – rappresenta per noi, ma anche per l’intero partenariato socio-economico coinvolto a partire dalla nostra “casa madre” Confcommercio, il punto di arrivo di anni di lavoro perché il turismo della nostra regione possa diventare a pieno titolo non solo la superstar del sistema mediatico nazionale e internazionali, on e offline, ma anche un settore che ambisce a produrre economia in numeri e diffusione tali da rappresentare una delle colonne portanti dello sviluppo della Puglia. Il primo passo simbolico, dietro pressione proprio della Federalberghi, è stato quello di denominare la delega dell’assessorato “Industria Turistica e Culturale”.
“Con la redazione, e larga condivisione, di un Piano strategico – prosegue Caizzi – ci avviamo verso un vero e proprio sistema “industriale” che avrà a disposizione tutti gli strumenti per realizzare una governance virtuosa finalizzata a creare prodotti turistici di qualità e attrazione, attivare una promozione e un marketing mirato al coinvolgimento di tutti i territori, contabilizzare partenze e arrivi turistici di rilievo, fatturati importanti e moltiplicare posti di lavoro”.
“I tavoli del Piano strategico – conclude il presidente degli albergatori pugliesi – si stanno muovendo sugli assi portanti quali accoglienza, formazione, infrastrutture, innovazione, prodotto, promozione, che, finalmente, fanno del turismo il maestro concertatore di importanti deleghe assessorili quali la cultura, i trasporti, le attività produttive, l’agricoltura, l’innovazione. L’immagine della Puglia, insomma, deve essere veicolata attraverso iniziative, eventi e prodotti identificativi dell’identità regionale, appartenenti alle varie filiere, dall’enogastronomia allo spettacolo (teatro, danza, musica, sport), dal cinema e audiovisivo alle nuove tecnologie, dalla moda al design, alla creatività, alla ricerca, alla meeting industry, alla cultura, allo sport, all’artigianato. Questo lavoro di produzione, promozione e commercializzazione, di fondamentale importanza per il futuro della Puglia, deve articolarsi in luoghi e con strumenti partecipati capaci di adottare quella flessibilità necessaria per muoversi in un contesto globale fortemente contaminato dai nuovi modelli della sharing economy e guidato dal cosiddetto internet delle cose”.
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