Categories: Cronaca

Tutti bravi a parlare di immigrazione, ma nessuno ha le “palle” per fermarla

ROMA- Ormai sono disgustato da tutti quelli che ogni giorno fanno i moralisti e vanno a predicare il credo dell’immigrazione. Come sono bravi con le chiacchiere, forse hanno bisogno di un po’ di visibilità, oppure devono sensibilizzare l’opinione pubblica cercando di carpire la loro benevolenza che, poi, si trasformi in voti. Insomma, la solita porcheria tutta italiana.
In Italia su ogni emergenza si fa propaganda, sottraendo, spesso, anche la verità, l’importante essere paladini della legalità e della fratellanza. Ad ogni emergenza si creano tante strutture per alleviare le sofferenze di chi arriva. Strutture che vengono elargite dalle casse dello stato. Ma il problema non si risolve mai.
6 milioni di bambini soffrono ed hanno perso l’infanzia in questi sei anni di conflitto in Siria, ci sono state 400mila vittime, 5 milioni di rifugiati all’estero, 11 milioni di persone non hanno assistenza sanitaria, un milione di civili assediati, 2,8 milioni di bambini vivono in aree non raggiungibili. Insomma, di cosa vogliamo parlare, dell’immigrazione che arriva sulle nostre coste. Questi numeri la dicono lunga su come chi arriva da noi è solo un piccolissima parte di chi rimane a patire nei territori d’appartenenza.
Non solo la Siria è teatro di fughe continue, ci sono altri posti di questo mondo che sono insicuri, dove partono mille ma restano a soffrire cinquanta milioni di persone. Siamo bravi a dire che dobbiamo accogliere. Certo, siamo proprio ipocriti e ce ne freghiamo di chi soffre. Noi dobbiamo accogliere e basta. I primi responsabili siamo noi, e siamo noi che dobbiamo smetterla di dire falsità e fare i predicatori del cavolo quando ci sono bambini che muoiono perché colpiti da armi chimiche, e non possono scappare perché forse non hanno possibilità economiche per farlo. E sì, perché scappare dai propri territori costa tantissimo, e chi non può farlo rimane a soffrire. Ma tanto a noi che ce ne frega, le mafie devono pur lavorare, quindi lasciamoli lavorare in pace. Predicano la legalità, e poi sono consapevoli che le mafie gestiscono i flussi migratori. Ipocriti. Si ipocriti senza pietà, perché le persone vanno aiutate a recuperare la serenità nelle loro patrie, e non certamente credere che tutti possono scappare e venire qui da noi. Ipocriti: mille arrivano, ma centinaia di milioni rimangono a soffrire e morire per colpa di dittature e terrorismo. Insomma, smettetela di fare i predicatori ipocriti, dite la verità su come stanno le cose, e se volete salvare le persone, andate laggiù e date loro la libertà, perché è di questo che hanno bisogno.

Redazione

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