ROMA- Chi da sempre è osservatore della politica sa per certo che i politici ai vertici di cariche istituzionali, ad un certo punto iniziano a farneticare. Iniziano a promettere tutto, anche l’impossibile. Preso dal panico, poiché molti sondaggi lo danno alla frutta, Matteo Renzi mette su una sorta di campagna elettorale fuori dalla tornata elettorale, e vuole girarsi cento teatri, come un vero attore, per dire alle persone cosa sta facendo. Ma in effetti potrebbe dire ben poco di verità, infatti, come diceva Antonio Calabrese nel film qualunquemente Renzi sta facendo “Na beata minchia”.
Ed ecco che il venditore di fumi, inspirandosi alle gesta conquistatrici di Berlusconi, usando la stessa tecnica, inizia a promettere a più non posso: «Dal prossimo anno, via Tasi e Imu per tutti». Magari!!! Ma come Cetto la qualunque anche Renzi promette “U pilù pe tutti”. Infatti Renzi sta riproponendo lo stesso schema tattico che usò per le europee, inventandosi il bonus di 80 euro per far ripartire l’economia ma, in sostanza, quel bonus ha fatto solo un solletico e niente più. Evidentemente Renzi vede e rivede cento volte il film di Cetto la qualunque per catturare le promesse più bizzarre per poi copiarle e fare comizi inconcludenti. Se Renzi vuole fare qualcosa di positivo per il paese, si impegni a portare le tasse al 20%, allora si che ha gli attributi per governare.