NAPOLI- C’è tanta rabbia a Terzigno, in provincia di Napoli per la morte di Vincenza Avino, la 36enne uccisa a colpi di pistola dal suo ex. L’uomo era già stato denunciato dalla donna per stalking, arrestato, era stato rimesso in libertà. Poi il tragico epilogo dell’altro giorno, con la morte della giovane mamma.
C’è tanta rabbia e dolore da parte dei familiari, poiché la situazione era tristemente nota eppure nessuno ha fatto nulla per salvare la vita di Vincenza. “E’ colpa dello Stato, non ha fatto niente, niente, niente”. Si sfoga così ai microfoni di Tgcom24 il papà di Vincenza Avino. Vincenza aveva già denunciato l’uomo in occasioni di un altro tentativo del suo ex di ucciderla: aveva tentato di buttarla giù dal balcone, lei era riuscita a scampare alla morte e si era recata dai carabinieri, ma il suo arresto durò solo dieci giorni di carcere per un tentato omicidio.
” Lui è un animale dice il padre – non si può uccidere una persona così. Mia figlia era terrorizzata, aveva deciso di andarsene in Inghilterra perchè qua si sentiva in pericolo di vita. Lo Stato l’ha abbandonata, perché lo hanno liberato dopo 10 giorni?”.
Ancora una volta lo stato rimane l’unico colpevole di un delitto che poteva essere evitato.
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