Gio. Giu 8th, 2023

Fa tremare il documento di due pagine con destinatari i vertici delle forze armate. Due fogli formato A4 con intestazione dello Stato Maggiore dell’Esercito con un oggetto che lascia poco alle interpretazioni: “Evoluzioni sullo scacchiere internazionale”.

Infatti la circolare parla chiaro. Parziale interruzione dei “congedi anticipati”, che per chi indossa un’uniforme corrispondono ai pensionamenti. Trasferimento prioritario del personale in “ferma prefissata”, ovvero i volontari da uno a 4 anni, presso i reparti operativi. E ancora, “tutte le unità in prontezza”, cioè pronte all’impiego, alimentate al 100% in modalità “ready to move”: pronti a muoversi. E infine il paragrafo più inquietante, sono certi aspetti. Quello che apre uno scenario che ad oggi nessun italiano ancora poteva immaginare. Sotto la lettera “D” si legge “Tutte le unità addestrati, anche quelle minori, devono essere orientate al warfighting”. Combattimento da scenario di guerra.

Allora ognuno inizia ad avere serie preoccupazioni e cosa abbiano in testa i nostri politici. Quello descritto è uno scenario da guerra. Infatti il documento si chiude con due raccomandazioni: l’immediata manutenzione e messa in efficienza di tutti “i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d’arma dell’artiglieria”. E poi si invoca l’immediata disponibilità “operativa” del 52º reggimento di artiglieria di Torino e dell’8° reggimento di artiglieria Pasubio. La firma è del generale di Brigata Bruno Pisciotta, il Capo ufficio generale del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.