Siamo partiti con la sinistra estrema, poi siamo passati al M5S, ad avere un clima di odio profondo nei confronti della politica. Tutti erano nemici e tutti erano corrotti e colpevoli, senza nemmeno attendere il terzo grado di giudizio come recita la nostra costituzione. Salvo, poi, a fine processo, scoprire che molti degli accusati erano innocenti.
Oggi la situazione si è fatta incandescente, ed è talmente pericolosa, che rischia di trascinare il paese in una violenza senza precedenti. Siamo seduti su una polveriera che può scoppiare da un momento all’altro.
Le sardine, i centri sociali e altre organizzazioni, sono strumenti al servizio dei partiti di sinistra, che stanno manifestando contro qualcuno e non contro le cose non fatte. Sono loro a diffondere un clima di odio nei confronti di tutti quelli che non la pensano come loro. Vogliono l’anarchia totale, con avversari in galera e instabilità politica. Non si può impedire a nessuno di poter parlare, lo dice l’articolo 21 della costituzione. Invece questi soggetti, com’è successo anche ieri a Napoli, l’unico scopo che hanno è quello di zittire gli avversari, perché non la pensano come loro.
Ormai siamo giunti ad un punto di non ritorno, e se non si ferma questa macchina pericolosa, si rischia di mettere a tacere la democrazia. Sono eventi simili a quelli che poi hanno generato la dittatura fascista. Si è partiti in sordina, ma poi si è arrivati ad avere un periodo dittatoriale, dove l’unica parola possibile era quella del duce. Siamo entrati in guerra e nessuno ha potuto dire nulla. Ecco, quello che sta succedendo oggi non si discosta di molto da quell’inizio che poi consegnò il periodo fascista.