Un insulto e vai carcerato: oltre alle manette anche la maxi multa | Centinaia di euro da pagare anche se hai ragione

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Dalle leggi più strane in Italia alle rigide normative tedesche dove offendere qualcuno è un reato grave, punibile con la reclusione
Spesso si sente dire che la legge è uguale per tutti, ma la sua interpretazione e applicazione possono variare notevolmente da un paese all’altro. Non mancano, infatti, normative che a un primo sguardo possono apparire bizzarre o anacronistiche.
L’Italia, con la sua ricca storia e il suo complesso intreccio di tradizioni, ha visto susseguirsi nel tempo leggi e regolamenti che oggi possono sembrare quasi comici.
Un tempo, per esempio, era vietato ai maschi indossare il gonnellino scozzese (kilt) se non accompagnati da un suonatore di cornamusa.
Più di recente, in alcune città come Eraclea, in Veneto, è stato proibito costruire castelli di sabbia in spiaggia, una misura forse volta a mantenere l’ordine e il decoro, ma che ha sollevato non poche perplessità.
Un’insulto come reato grave
Se le leggi italiane possono far sorridere, in Germania le cose si fanno decisamente più serie, soprattutto quando si parla di “insulto”. Nel paese teutonico, offendere qualcuno non è una semplice scortesia, ma un reato a tutti gli effetti, punibile con multe salate e persino con il carcere. La norma di riferimento è il paragrafo 185 del codice penale tedesco, che definisce l’insulto (Beleidigung) come un attacco all’onore di una persona, e prevede pene fino a un anno di reclusione o il pagamento di una multa.
La particolarità sta nel fatto che la legge tedesca non fa sconti. Non conta se l’insulto è stato proferito in un momento di rabbia, se l’interlocutore ha provocato, o se si è convinti di avere ragione. Se la denuncia viene formalizzata, le conseguenze possono essere molto pesanti e le multe, in particolare, sono tutt’altro che simboliche.

La severità della legge tedesca
Esempi concreti di “insulti” punibili dalla legge tedesca sono numerosi e, a volte, sorprendenti per un occhio non abituato. Fare una linguaccia è punibile con una multa di 150 €. Chiamare un poliziotto “stupido” (Dummkopf) può costare diverse centinaia di euro, mentre il gesto di fare il dito medio (Stinkefinger) è stato sanzionato con multe che hanno superato i 1.000 euro.
Anche espressioni come “vecchio pazzo” o “maiale” sono state oggetto di sentenze che hanno previsto il pagamento di somme considerevoli. La severità della legge tedesca sugli insulti si spiega con un forte senso di rispetto per l’individuo e per l’ordine pubblico. L’obiettivo è quello di prevenire che le dispute degenerino in violenza e di tutelare l’onore di ogni cittadino.