ROMA- L’Italia è ormai un paese malato. Una malattia molto grave fatta di debiti su debiti. L’ultimo governo in sella alla moto scassata di palazzo Chigi, viaggia ad un ritmo impressionante di debito pubblico. Quel debito che fa precipitare il paese nell’anomalia assoluta e fa i benefici delle banche e i creditori, che dopo chiedono interessi su un debito impossibile da estinguere.
Il governo Renzi sta facendo peggio di tutti gli altri governi, e sta portando il debito fuori controllo aumentandolo ogni mese di più di dieci miliardi di euro. Su questa strada non si arriva da nessuna parte, poiché la mancanza di crescita, dovuta prevalentemente alle troppe tasse che hanno rallentato i consumi interni, porta inevitabilmente a bussare cassa ogni mese per mantenere la macchina pubblica.
Non si può parlare dell’Italia come un paese che è fuori dalla crisi, anzi, da gennaio 2015 il bel paese è piombato in una crisi superiore a quella già trascorsa, ed è proprio l’innalzamento del debito pubblico che fa da indicatore serio del sistema Italia. I troppi debiti contratti dal governo Renzi-Alfano, spianano la strada ad un fallimento certo: se un azienda si indebita più di quello che guadagna è inevitabile il rischio di fallimento, quindi, l’Italia, si spinge ogni mese verso il fallimento, poiché l’assenza di una buona produzione incide notevolmente sulle sorti di benessere della nazione. Il governo ogni mese fa debiti perché la macchina Italia non produce e, pertanto, è un’azienda non in grado di sopravvivere basandosi su quello che produce.