Lun. Mag 29th, 2023

Esasperazione, questa è la parola giusta in questo momento. Mentre il Giappone annuncia l’autoestinzione della variante delta arriva immediatamente una nuova variante. La variante Omicron si affaccia prepotentemente sullo scenario dell’epidemia, e preoccupa più di tutte le altre varianti creando più ombre che luci.

Partiamo dall’inizio, a quei primi di marzo del 2020, quando nel mondo scoppia l’epidemia da coronavirus successivamente denominata covid-19. Tutto parte dalla cittadina cinese di Wuhan. In Italia la Cina sembra molto lontana, ma in effetti dopo nemmeno un mese si accorciano le distanza, e mentre in TV si diceva che era una semplice influenza, essa si trasformava in qualcosa di impressionante. Da quel momento abbiamo avuto chiusure forzate per abbattere il virus. Era il primo virus, che verso la fine di maggio sembra quasi demolito, invece nel periodo estivo del 2020 in Gran Bretagna si diffonde la variante inglese, per poi espandersi in tutto il mondo in breve tempo. Anche l’Italia paga un prezzo salatissimo di questa variante, poiché a inizio settembre già si sente il sentore di qualcosa di più tragico di marzo 2020. Così fu. Da ottobre a Natale 2020 l’Italia vive in zone colorate che, a differenza di Marzo, non sortiscono nessun effetto, e nel paese si registrano più contagi e morti di marzo 2020.

La situazione non migliora poiché spunta la variante indiana, che in India fa migliaia e migliaia di morti e un numero impressionante di contagiati. L’Oms gli dà la denominazione di Delta. Questa variante, come quella inglese, si diffonde rapidamente in tutto il mondo, creando il caos che attualmente stiamo vivendo. E nonostante l’imponente campagna di “vaccinazione” in termini di contagi la situazione non cambia, fino a giungere alle strette apportate dal governo Draghi, prima con il green pass e poi con il super green pass.

Quando il Giappone ha annunciato l’autoestinzione della Delta, ognuno ha tirato un sospiro di sollievo, sperando che la stessa cosa succedesse in tutto il mondo portandoci fuori dall’epidemia. La gioia è durata un lasso di pochi giorni, poiché subito è arrivata la nuova variante sudafricana che l’Oms l’ha battezzata Omicron. Questa variante ora preoccupa e fa tremare i polsi per quello che potrebbe succedere per via delle tante mutazione che ha al suo interno. Una variante che già ha iniziato la sua diffusione e presto potrebbe impensierire di nuovo tutto il mondo. È scontato che, ora, nella mente della gente inizia a serpeggiare una serie di dubbi. Inizia ad esserci la consapevolezza che questa epidemia può diventare infinita. E anche la scienza non riesce a trovare quella cura adatta per tirarci fuori dall’inferno. Senza una cura da questo inferno non si esce facilmente. Le ombre che stanno avvolgendo l’epidemia, prima o poi porterà alla stanchezza anche chi ha creduto finora nelle dichiarazione di esperti e politici. Non può essere diversamente: se nascono sempre nuove varianti, il ciclo infernale non si arresta mai.