Si trova negli ultimi atti del governo Prodi, che insieme ai francesi e, credo, anche ai tedeschi, fu quello di votare contro l’entrata nella Nato dell’Ucraina con un discorso europeo che era estremamente serio, dicendo qui è cultura russa e cultura europea assieme, o noi dilaniamo il Paese o dobbiamo avere un assoluto accordo fra Russia e Europa. Cioè: “Ucraina non come campo di battaglia ma come ponte”, sono le parole che Romano prodi utilizzò nell’ultimo colloquio che avuto con Putin. “Noi – Spiega Romano Prodi nella trasmissione di Formigli su La7– nel 2008 votammo noi per non far entrare la Giorgia e l’Ucraina nella nato, non ci è stato imposto dalla Russia”.
Quindi nessuno aveva obbligato l’Europa ma fu una scelta libera per tenere in sicurezza l’Ucraina e la stessa Europa. L’Europa ha mostrato tutte le sue lacune sia durante l’epidemia sia ora con questa guerra in corso. Ostaggio evidente degli stati uniti d’America, che attraverso la Nato mantiene ferme le scelte europee.
L’Europa ancora una volta immobile, paralizzata, inutile. Tanti analisti hanno puntato il dito in queste ore contro Bruxelles e il suo muoversi sempre e soltanto a parole. Tesi condivisa in parte anche dall’ex ministro Giulio Tremonti, che attraverso le pagine della Verità ha fatto il punto su quanto sta accadendo in questi giorni concitati. Trovando le cause della manovra russa “nel 2014, quando l’Ucraina non stipula l’accordo doganale con la Russia ma avvia una trattativa per un accordo commerciale con l’Ue”. Non troppo diverso è stato il G20 di Roma – spiega Tremonti – “se non per il lancio delle monetine nella fontana di Trevi. Non si erano accorti di essere in 18 invece che 20: guarda caso mancavano Russia e Cina. L’impressione è che i grandi della Terra si presentino come ‘turisti della storia’”. L’Europa, nel frattempo, è rimasta immobile, anche perché secondo Tremonti ha virato da tempo “su una connotazione economica, terminata con la creazione dell’euro” e non più politica.
Quindi i punti negativi di questa guerra hanno diverse direzioni e sono frutti di grandi errori da parte della stessa Europa. In questi ore sono in tanti che puntano il dito contro l’Europa. L’Europa non si è saputa muovere separatamente dalla Nato e dall’America. L’Europa invece di avvicinare a se la Russia, e con essa anche l’Ucraina, ha fatto di tutto per allontanarla. Se un continente vuole definirsi Stati Uniti d’Europa, lo deve pure dimostrare.