È di nuovo caos per via della variante Delta che sta mettendo in ansia molti paesi europei. Oggi il Comitato di emergenza dell’Oms ha messo in guardia contro l'”alta probabilità” dell’emergere di nuove varianti del coronavirus, “forse più pericolose”. “La pandemia è tutt’altro che finita”, sottolineano in un comunicato questi esperti che consigliano il direttore generale dell’Oms, aggiungendo: “C’è un’alta probabilità che emergano e si diffondano nuove preoccupanti varianti forse più pericolose e anche più difficili da controllo”, rispetto a quelle già elencate dall’agenzia delle Nazioni Unite – scrive Tgcom 24 – Da queste parole si può dedurre che presto ci potremmo ritrovare in una situazione dove l’incertezza potrebbe fare da padrona. Le varianti sono la preoccupazione maggiore in questo momento, e come sta dimostrando la delta, la situazione potrebbe degenerare.
Proprio sui vaccini si apre il fronte della terza dose. Al momento “è troppo presto per dire se e quando sarà necessaria una dose di richiamo” contro il Covid. Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile della strategia sui vaccini dell’Ema. “Non ci sono ancora sufficienti dati dalle campagne di vaccinazione e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione del vaccino”, ha detto Cavaleri, secondo cui l’Ema attende anche “aggiornamenti considerando la diffusione delle varianti”.
Intanto il Gimbe fa sapere che c’è stato un incremento del 61,4% di nuovi casi Covid (8.989 rispetto a 5.571) nella settimana 7-13 luglio rispetto alla precedente, mentre diminuiscono i ricoveri e i decessi. E’ quanto rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. I ricoveri diminuiscono dell’11,3% (erano 1271, sono ora 1128) dato che corrisponde a 143 persone in meno, i decessi del 35,8% (104 rispetto ai 162 della settimana precedente) con una media di 15 al giorno rispetto ai 24 della settimana precedente.