Verona, strage durante una perquisizione | Tre carabinieri morti: fermati due fratelli e una sorella

Strage durante una perquisizione a Verona - QuotidianoItalia.it (Screenshot video YouTube)
Verona, strage durante una perquisizione: tre carabinieri hanno perso la vita in seguito ad una esplosione. Fermati in tre
Una terribile notizia quella che arriva direttamente da Castel d’Azzano, in provincia di Verona. Una violenta esplosione si è verificata nella serata di ieri, lunedì 13 ottobre, in un casolare. Il bilancio è a dir poco tragico.
Tre carabinieri hanno perso la vita in seguito all’esplosione e, soprattutto, durante una perquisizione che stavano effettuando all’interno del casolare. Le vittime si chiamavano: Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello.
Anche altre 15 persone sono state ferite. Tra questi militari, agenti di polizia e vigili del fuoco. La deflagazione è avvenuta dopo che la Procura aveva dato il definitivo “via libera” per quanto riguarda la perquisizione.
Una esplosione così violenta che ha fatto crollare l’intero edificio. Le immagini, di quanto accaduto successivamente, hanno fatto il giro della rete e creato un forte senso di sgomento nella comunità. Per i tre militari dell’arma non c’è stato nulla da fare visto che sono morti sul colpo.
Verona, esplode palazzina: tre carabinieri perdono la vita
Secondo quanto annunciato dalle indagini sembra che la causa dell’esplosione sarebbe dolosa. Ad innescarla una donna di 58 anni, Maria Luisa Ramponi. Per lei sono scattate le manette. Stesso discorso vale anche per i suoi due fratelli, Dino (63) e Franco (65). Tutti e tre i fratelli erano presenti all’interno del casolare e per loro sono scattate le inevitabili manette. I primi due sono rimasti feriti in seguito all’esplosione, mentre il terzo è stato rintracciato in un terreno di sua proprietà dove si era rifugiato.
L’uomo, al momento dell’arresto, non ha opposto resistenza. Nel corso dell’intervento sono state rinvenute sei bombole di gas e resti di molotov. Queste ultime sparse in varie stanze della casa. Le autorità non hanno dubbi: pare che la deflagrazione sia stata provocata dal piano superiore saturando, in questo modo, l’ambiente con il gas.

Verona, tre le persone arrestate in seguito all’esplosione
Undici carabinieri, tre agenti ed un vigile del fuoco sono rimasti feriti e sono stati trasportati in diversi ospedali della provincia veronese. Fortunatamente nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita. Un lavoro intenso quello che ha visto protagonisti i vigili del fuoco che sono rimasti impegnati per diverse ore nello spegnimento dell’incendio e, soprattutto, nelle operazioni di recupero. A quanto pare i fratelli Rampone era già noti alle forze dell’ordine. Lo scorso anno avevano minacciato, in almeno due occasioni, di farsi esplodere. Con un solo obiettivo: quello di impedire lo sfratto del casolare.
Il tutto nato da una controversia legata ad un mutuo del 2014 che, sostenevano, di non aver mai firmato. Il tribunale aveva disposto l’esecuzione dell’esproprio e la vendita dell’azienda agricola di famiglia. Nel frattempo il procuratore di Verona, Raffaele Tito, ha parlato di una “tragedia incredibile”. Le accuse nei confronti dei tre fratelli sono molto gravi visto che si parla di omicidio premeditato. La Procura sta valutando l’aggravante del reato di strage. Le indagini proseguono, ma rimane la rabbia e la commozione per la morte di tre uomini morti mentre stavano svolgendo il loro dovere.