Primavera 2017. Roma, Centro di produzione cinematografica e televisiva di Cinecittà. All’interno del teatro 15, l’attrice e imitatrice Virginia Raffaele sta provando uno degli sketch comici previsti per la prima puntata del suo varietà televisivo, “Facciamo che io ero”, in onda su Rai Due, spettacolo ideato da lei , insieme con Giovanni Todescan e diretto da Piergiorgio Camilli, in cui ripropone le sue imitazioni più riuscite, avvalendosi della collaborazione del collega, Fabio De Luigi e della partecipazione di diversi ospiti. Sedutasi per qualche istante di pausa in platea, osserva silenziosa e assorta la scenografia sullo sfondo del palcoscenico, che riproduce il tendone di un circo, quando viene avvicinata da una delle sarte per una modifica all’abito di scena. ” ‘A Virgi’, ma che ci fai, qua, sola soletta?…Io t’aspettavo di là, in camerino, per la prova costume!… Meno male che so’ venuta qua, altrimenti : aspetta e spera!…”, la rimprovera con dolcezza l’attempata sarta. “E sì, c’hai ragione, Rosetta mia!…Il fatto è che oggi è una giornata un po’ strana!…m’è preso un attimo dei miei, un attimo di malinconia!…”, confessa la Raffaele, continuando : “Finite le prove, mi è venuta in mente mia nonna…lei era marchigiana, di Fermo…Pensa, che da giovane, insieme a sui fratelli, tutti acrobati circensi, fondò un circo… e pure lei era un’acrobata…per l’esattezza : un’acrobata cavallerizza…Poi, dopo che il circo chiuse, nel 1953, tutta la famiglia si trasferì a Roma e là, insieme a mio nonno, lei fondò un Luna Park, nel quartiere Eur…I miei genitori lo gestirono fino agli anni Novanta…io li aiutavo…poi fummo costretti a chiudere l’attività e…fu un momento difficile…davvero difficile!…”. “Ah…, ‘a Virgi’!…e ch’è ‘sta tristezza?…tu stai per debutta’ e te metti a pensa’ a ‘ste cose cattive!…Sentime ‘n po’, andiamo de’ lla’…andiamo a prova’ er vestito, che voglio vede’ se lo devo ritocca’!…”, cerca di distrarla la sarta. “Rose’, bella mia, non ti preoccupare per me!…guarda che io non sono triste manco un po’”, esclama l’attrice, rassicurando l’amica sarta, “…anzi, prima, quando mi hai visto tutta assorta, stavo pensando che nonna mia, se me vedesse, sarebbe proprio tanto contenta!…Scusa, eh, ma ‘sto programma è o non è ambientato in un circo?…e allora è come se in Tv, alla Rai, in prima serata, c’avessi portato pure lei, con il suo circo!…Non so’ soddisfazioni queste?…E poi, Rosetta mia, tu devi sape’ che io non so’ triste…io so’ “malinconica-creativa”!…Ogni tanto mi prende così, mi prendono cinque minuti “creativi”!…succede sin da quando ero bambina!… Pensa che ‘na volta, era il giorno di Carnevale, mentre aiutavo papà al Luna Park , a distribuire i premi a chi vinceva al tiro al bersaglio, si formò una coda di dieci persone che aspettavano, perché m’ero incantata a guardare una bambina di dieci, undici anni, bionda, bellissima, vestita da principessa…Capirai!,…io avevo la stessa età, ma sembravo una scimmietta, ero travestita da clown, tutta imbabuccata, imbronciata!…La scrutavo , la guardavo, guardavo le espressioni del volto, i suoi gesti, per capire come fare per assomigliarle, per divenatare uguale a lei!…Non puoi sape’ che figura, quando me so’ ripresa!…Tutti a protesta’, a urlare che ero un’impedita!…Però è stato allora, in quel momento di meraviglia e di malinconia per tutto ciò che avrei voluto essere e non ero, che ho scoperto che mi piaceva entrare nei panni di un altro, diventare qualcun altro!…E a partire da quel giorno, da quel Carnevale, sino a oggi, ogni tanto, me prende l’attimo di introspezione, quell’attimo creativo, che io ho chiamato come questa trasmissione : l’attimo “Facciamo che io ero””.
“Per riuscire a “indossare” la personalità che imito parto da un lungo ascolto e da un’attenta osservazione di tutti i materiali. Presenze in Tv, interviste, film. Senza giudizio personale . E’ uno studio per poter assorbire la voce, i timbri, il modo di muoversi, i tic. Subito dopo , parte il lavoro di fantasia e di istinto. Non mi limito a proporre solo un’immagine di chi sto imitando, ma aggiungo una mia chiave di lettura, senza chiedermi se sia giusto o non giusto”. Così, l’attrice, imitatrice e conduttrice, Virginia Raffaele, durante un’intervista rilasciata qualche tempo fa, a proposito della tecnica utilizzata per creare le sue imitazioni. Nata a Roma, il 27 settembre del 1980, da mamma marchigiana, di Fermo, e da papà calabrese, di Soriano Calabro(provincia di Vibo Valentia), trascorre l’infanzia e l’adolescenza, aiutando i suoi genitori nella gestione di un Luna Park fondato negli anni Cinquanta, dai suoi nonni materni, artisti e acrobati circensi, nel quartiere Eur. Attratta sin da piccolissima dalla recitazione, non ancora ventenne, si diploma presso l’Accademia Teatrale Europea del Teatro Integrato Internazionale, diretta da Mariagiovanna Rosati Hansen, seguendo nello stesso tempo corsi di danza classica e moderna all’Accademia Nazionale di Danza. Quindi, esordito sulle scene nel 2001 con il trio comico “Due interi e un ridotto”, formato insieme con gli amici Danilo De Santis e Francesca Milani, prende parte a diversi spettacoli: “Le Nuvole” di Aristofane, proposto nell’adattamento di Vincenzo Zingaro, “Sottobanco” di Domenico Starnone, con Ivana Monti, “L’amore di Don Perlimplino con Belisa nel giardino” di Federico Garcìa Lorca, con la regia di Pino Ferrara e “Plautus” di Plauto, con Carlo Croccolo. Ma la notorietà arriva soltanto fra il 2005 e il 2009, grazie alle collaborazioni con il duo di attori e autori comici Lillo e Greg, che notatane la versatilità, la scritturano per alcuni spettacoli teatrali (“The Blues Brothers-Il plagio”, “La baita degli spettri”, “Far West Story”e “Intrappolati nella commedia”) e televisivi (“Bla Bla Bla”e “Lillo e Greg-The movie!”, entrambi, in onda su Rai Due). Poi, nel 2009, la svolta : entra, infatti, nel cast di “Mai dire Grande Fratello9”, trasmissione satellite del reality di Canale 5, nella quale interpreta diverse parodie di successo dei concorrenti della “Casa”, e di personaggi famosi (le cantanti Malika Ayane e Giusy Ferreri). Nel 2010, invece, idea il personaggio di “Annamaria Chiacchera” presentatrice “meccanica”, interpretato nel programma di La7, “Victor Vittoria”, condotto da Vittoria Cabello, e affianca Luca Barbarossa e Andrea Perroni, nella conduzione del varietà radiofonico di Radio2, “Radio2 Social Club”, nel quale propone anche alcune imitazioni. Presenza fissa, nelle stagioni 2010/2011/2012, della trasmissione “Quelli che il calcio”, che impreziosisce con nuove caricature di personaggi noti ( tra gli altri : la nuotatrice Federica Pellegrini, la criminologa Roberta Bruzzone, l’allora Governatrice della Regione Lazio Renata Polverini, la cantante Ornella Vanoni e la show girl Belén Rodrìguez), partrecipa come intrattenitrice ad alcune trasmissioni radiofoniche (610 e “Ottovolante” su Radio 2, “Pelo e Contropelo” su Radio Kiss Kiss, “Radio Tre Suite” su Radio 3). Nell’anno 2012/2013 , poi, chiamata a condurre su Rai Tre, insieme con Francesco Pannofino, il Concerto del Primo Maggio, dopo essersi aggiudicata il premio Regia Televisiva come “personaggio rivelazione dell’anno”, prende parte a diversi programmi: “Amici di Maria De Filippi”, “MTV Awards” e “Striscia la notizia”. In seguito, messe alla prova le sue doti di attrice, interpretando ruoli da caratterista anche in alcuni film (“Ladri di barzellette” di Bruno Colella e Leonardo Giuliano, “Romanzo criminale”di Michele Placido, “Lillo e Greg-The movie!” di Luca Rea, “Com’è bello far l’amore” di Fausto Brizzi e “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi), torna al suo ruolo di imitatrice , presentando nuove interpretazioni (l’allora neoMinistro Maria Elena Boschi e l’attrice Sabrina Ferilli), nelle trasmissioni : “Ballarò”, talkshow di Rai Tre e “Giass”, game show di Canale 5. Ospite d’onore di programmi Rai e Mediaset, come la Sessantacinquesima edizione del “Festival di Sanremo”, condotta da Carlo Conti e “Amici di Maria De Filippi”, nel 2016 viene scelta dallo stesso Conti per co-condurre la Sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo, proponendo le imitazioni inedite di Carla Fracci e di Donatella Versace. Vincitrice per la seconda volta del Premio Regia Televisiva come “personaggio femminile rivelazione”, idea e interpreta lo spettacolo teatrale “Perfomance”, in cui ripropone al pubblico il suo repertorio di personaggi. Presente nel 2017 alla Sessantasettesima edizione del “Festival di Sanremo” , questa volta in veste di ospite, impersona in uno sketch l’attrice Sandra Milo, che, nei giorni seguenti alla messa in onda, si dice risentita per la scurrilità della carattarizzazione. Polemica che non scalfisce affatto il suo talento. Infatti, nel maggio del 2018 è già pronta per tornare sul piccolo schermo con il one-women show, “Facciamo che io ero”, variertà in onda su Rai Due, di cui è anche autrice e conduttrice, nel quale dà vita a esilaranti scenette, intervallate dalle sue imitazioni di maggior successo. Prossima alla co-conduzione della Sessantanovesima edizione del “Festival di Sanremo”, al fianco di Claudio Baglioni e di Claudio Bisio, di recente ha dichiarato: “Se dovessi dire a chi sono grata per il successo, naturalmente direi a Lillo e Greg , due veri amici e poi alla Gialappa’s, straordinaria spalla per un comico. Ma se la domanda è : chi ti ha aiutato veramente a farcela?, posso parlare di me stessa. Devo alla mia cocciutaggine, alla mia determinazione il fatto di non essermi mai disperata, di non essermi mai fermata. Perché le delusioni, i no, i provini andati male sono stati tanti. Ma ho voluto assolutamente andare avanti con questo lavoro, l’ho sempre amato infinitamente. Non avendo nulla da perdere, ho provato ogni strada fino all’estremo, mettendo a disposizione del risultato tutta la mia concentrazione e la mia professionalità. E anche la mia serietà. Perché, può sembrare un gioco di parole, ma occorrono molta serietà e tanta fatica per essere dei bravi comici”.
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