La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Lecco, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, nell’ambito dell’indagine “Pecunia Facilis”, hanno portato alla luce un complesso schema fraudolento basato sull’utilizzo di crediti d’imposta, di fatto inesistenti, per compensare i debiti tributari e contributivi.
Le attività info-investigative, svolte dalla Squadra Mobile e dal Comando Provinciale, nel maggio 2018 avevano portato all’arresto del direttore dell’INPS di Sondrio, all’epoca dei fatti direttore alla sede di Bergamo, hanno permesso di dimostrare l’esistenza di un sodalizio criminoso composto anche da vari consulenti che hanno fornito ai propri clienti una vera e propria “assistenza fiscale e previdenziale” connotata da una preordinata fraudolenza. Il meccanismo ideato, che ha interessato oltre 50 imprese operanti sull’intero territorio nazionale, è stato messo in atto da un consulente di Treviglio che, con l’ausilio di ulteriori professionisti e collaboratori, ha organizzato una vera e propria associazione a delinquere che procedeva a compensare tramite i modelli F24 debiti tributari e previdenziali con crediti inesistenti.
Gli approfondimenti investigativi hanno evidenziato la natura assolutamente simulata dei crediti utilizzati nelle indebite compensazioni. In taluni casi, a testimonianza del comportamento spregiudicato tenuto dagli indagati, i crediti fittizi utilizzati in compensazione risultavano addirittura riferibili ad anni d’imposta antecedenti la costituzione stessa delle società che ne vantavano la formale titolarità.
Nell’ambito dell’attività è stato eseguito un decreto di sequestro per equivalente finalizzato alla confisca fino alla concorrenza di 16 milioni di euro, emesso dal GIP del Tribunale di Bergamo, che ha permesso di sequestrare liquidità presenti su numerosi rapporti bancari, quote societarie, denaro contante e 22 automezzi di lusso. Sono stati inoltre sequestrati 15 immobili situati nelle province di Bergamo e Salerno, orologi e quadri il cui valore è in corso di stima. Nel corso dell’intera indagine “Pecunia Facilis” complessivamente sono state arrestate 2 persone e denunciati altri 13 soggetti.
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