
NAPOLI- Ormai è il capo del governo italiano, è il capo della camera dei deputati, è il capo del senato, è il capo del PD, insomma, sua Maestà Matteo Renzi è il capo di tutto ciò che prende in mano. Nessuno può mettersi contro, e come nelle migliori dittature, tutto ciò che è contro di lui va epurato. Ed ecco che adesso, a poche ore dall’ufficialità di Antonio Bassolino alla sua candidatura alle prossime primarie del PD che si dovranno tenere a Napoli per scegliere il sindaco, Renzi emana immediatamente un provvedimento della segreteria nazionale che blocca chiunque dei vecchi sindaci a candidarsi alle primarie. Questo vale per Bassolino, ma vale anche per Veltroni e Marino, in caso decidessero di candidarsi alle primarie romane. Il provvedimento parte dalla segreteria del PD nazionale e vieta agli ex sindaci di candidarsi alle primarie, mentre per i sindaci in carica è possibile ricandidarsi alle primarie.
Ora Bassolino dovrà fare una scelta: consegnare la tessera del PD e tentare una strada diversa da quella del partito, oppure ritirarsi dalla competizione. Nei prossimi giorni di sicuro a Napoli ci saranno fuochi d’artificio. Infatti Bassolino subito ha risposto al provvedimento che vuole mettere in campo Renzi: “Non si cambiano mai le regole in corso di gioco ma ben prima e a Napoli è stata già fissata la data del 7 di febbraio – dice a La Telefonata di Belpietro Antonio Bassolino- io in generale penso che sono giuste le regole che tengono a includere e ad aumentare la partecipazione, non ad escludere“.
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