Il centro si rinnova col passato

ROMA-Monti alla fine c’è riuscito: si candidata alla guida del centro. Un colpo di coda che ha preso alla sprovvista i sui ex alleati, PD e PDL. Con Monti si accasano i centristi e tutte quelle anime che si aspirano alla vecchia Democrazia Cristiana della prima repubblica e quella poi

Il centro si rinnova col passato

ROMA-Monti alla fine c’è riuscito: si candidata alla guida del centro. Un colpo di coda che ha preso alla sprovvista i sui ex alleati, PD e PDL. Con Monti si accasano i centristi e tutte quelle anime che si aspirano alla vecchia Democrazia Cristiana della prima repubblica e quella poi trasformatasi nella seconda repubblica sotto nuove spoglie. Una novità all’interno del centro c’è: si chiama Gianfranco Fini. Fini ex leader dei missini, ex leader di Alleanaza Nazionale, ex del Pdl, oggi a capo di Fli che si attesta intorno all’1,9% nei sondaggi, diventa uomo di centro. Un mutamento che non ha pari nella storia della Repubblica italiana. Ma questa ormai è già storia del passato, alla conta si dirà chi ha ragione.
Monti si presenta al corpo elettorale come guida carismatica del centro. Con lui la vecchia storia della Democrazia Cristiana, per intenderci quella fase politica che ha costruito il debito pubblico italiano e ridotto il paese nelle condizioni in cui versa oggi. Insieme a Monti c’è anche la storia dei poteri forti esistenti in questo paese. C’è la società civile composta da una schiera di persone che occupano posti chiave all’interno della società italiana. Insomma, ripeto, la vecchia struttura che una volta apparteneva alla DC. Ma la storia si ripete, perché molto probabilmente alla fine dei conti, a urne chiuse, il centro si alleerà con gli ex comunisti di Bersani, e il dato è tratto. D’altronde anche Bersani ieri ha detto che la porta è aperta al centro, quindi dopo le elezioni può succedere di tutto.
Monti si presenta alla camera con più liste, mentre al senato ci sarà una lista unica per superare quella soglia di sbarramento che permette di avere una maggioranza ragionevole per guidare il paese. “Ho deciso di salire in politica: sono con gli italiani che vogliono il cambiamento”. Con queste parole Monti apre definitivamente la sua discesa in campo dopo aver ottenuto la benedizione anche della chiesa. Forte degli appoggi dei poteri forti, Monti si sente sicuro di poterla spuntare ed essere di nuovo capo del governo continuando a fare gli interessi delle banche e dell’Europa.
Agli italiani spetta decidere e dimostrare di essere maturi, girando le spalle alle vecchie lobby dei partiti e dei politici storici che, ancora una volta, attraverso sotterfugi dell’ultima ora, dimostrano il grado di arroganza e prepotenza politica sicuri di avere il popolo in scacco e possono farne quello che vogliono, tanto qualsiasi cosa loro fanno, il popolo come un gregge al pascolo al primo fischio torna dal padrone.