Ha sacrificato la sua carica per inviare un segnale forte al mondo intero

ROMA-Ieri papa Benedetto XVI ha rassegnato le dimissioni da padre guida della chiesa mondiale. Un gesto senza precedenti. Un gesto che resta nella storia dell’umanità e avrà sicuramente un senso per l’umanità.

Ha sacrificato la sua carica per inviare un segnale forte al mondo intero

ROMA-Ieri papa Benedetto XVI ha rassegnato le dimissioni da padre guida della chiesa mondiale. Un gesto senza precedenti. Un gesto che resta nella storia dell’umanità e avrà sicuramente un senso per l’umanità. L’aver lasciato la guida della chiesa per ragioni legate alle forze fisiche, è solamente un piccolo passaggio di questa parentesi storica. Il gesto del papa ha un valore ancora più grande, poiché dimostra che c’è il tempo a tutto, e ad un certo punto bisogna lasciare il timone in mano a chi può fare il lavoro meglio di te.
È un segnale di grande importanza indirizzato al mondo intero. Indirizzato a tutti i poteri forti che stanno distruggendo il mondo per la smania di non lasciare mai il comando. Interpreto le dimissioni del papa come un segnale che ha una sostanza. Credo che il papa abbia sacrificato la propria carica per mandare un segnale forte al mondo. Il suo è un atto di generosità verso l’umanità, sacrifico che porta di certo ad una ragionevolezza molto più grande di quello che si pensi. Il segnale credo che è da interpretare, ma ha il suo senso: “Ad un certo punto anche il papa ha lasciato per il bene della chiesa, così i potenti devono lasciare per il bene dell’umanità.
Papa Benedetto XVI lancia un cambiamento in seno alla chiesa, ma lancia un monito al mondo intero al fine di evitare che si possono costruire poteri forti che possono ledere la serenità dei popoli. Le dimissioni non sono riconducibili al solo fattore di salute, qui va interpretato il forte senso di responsabilità che l’uomo deve avere nei confronti di un altro uomo.