Minervini, Carovana di Libera: “Mappatura partecipata dei beni confiscati”

BARI-“La confisca dei beni è uno degli strumenti che più fa male al crimine organizzato, colpisce il portafoglio

Minervini, Carovana di Libera: “Mappatura partecipata dei beni confiscati”

BARI-“La confisca dei beni è uno degli strumenti che più fa male al crimine organizzato, colpisce il portafoglio e lo sfregia ancora di più quando il bene sottratto diventa un bene sociale. E’ stata un’intuizione fondamentale, ma ormai c’è bisogno di fare il tagliando a quella legge perché ci sono troppi ostacoli, pochi fondi e c’è il rischio di offrire la percezione di un arretramento. Intanto come Regione Puglia lanciamo una nuova sfida: la mappatura partecipata dei beni confiscati”.
Guglielmo Minervini, assessore regionale alle politiche giovanili e legalità, sceglie la tappa barese della Carovana antimafia di Libera per presentare l’ultimo progetto al quale sta lavorando in collaborazione con l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, l’Agenzia nazionale dei beni confiscati e Anci Puglia.
In Puglia ci sono circa 600 beni confiscati alla criminalità, destinati e consegnati alle amministrazioni comunali, ovvero già disponibili nel patrimonio immobiliare dei comuni. Tuttavia non esiste una esatta conoscenza degli interventi di riuso sociale di tali spazi o dello stato di conservazione degli stessi.
“E’ un tema – spiega Minervini – ancora poco socializzato, enti locali e associazioni ne condividono gli scopi ma c’è bisogno di allargare la responsabilità sociale.
Il progetto al quale stiamo lavorando è quello di una mappatura dal basso dei beni confiscati. Promuoveremo un sistema di segnalazione per i cittadini e le associazioni sul territorio perché vogliamo integrare le informazioni dell’agenzia nazionale e individuare quei beni sui quali si può agire subito con il riuso sociale”.
La Regione Puglia con il bando del 2010 ‘Libera il bene’ ha già avviato e finanziato interventi di riqualificazione e l’assessore fa il punto sullo stato di avanzamento dei progetti. “Tre comuni Cerignola, Ugento, Taurisano hanno già avviato le attività sociali; sei comuni, Lecce, Cassano, Mesegne, Putignano, Sannicandro di Bari e Andria, hanno in corso d’opera i lavori di ristrutturazione del bene e Altamura, Casarano e Latiano firmeranno in questi giorni il disciplinare”.
“E’ stata una esperienza molto bella – conclude Minervini – che sta dando risultati positivi e intendiamo rifinanziarla nel prossimo ciclo di programmazione. Ciò che sta accadendo in questi ultimi mesi in Puglia è la dimostrazione che l’utero del crimine è sempre gravido.
Non possiamo mai considerarci appagati dai risultati, occorre mutare strumenti e forme di contrasto alla criminalità. In prima linea ci sono gli amministratori, e penso al sindaco di Toritto, che con coraggio stanno in trincea e non arretrano anche a fronte di minacce. Noi non vogliamo avere eroi ma buoni amministratori”.