Caserta, sindaci: esattori delle tasse al servizio dello stato

CASERTA-Un tempo i sindaci erano il punto di riferimento dei cittadini. Oggi i sindaci rappresentano in tutto e per tutto lo stato,

Caserta, sindaci: esattori delle tasse al servizio dello stato

CASERTA-Un tempo i sindaci erano il punto di riferimento dei cittadini. Oggi i sindaci rappresentano in tutto e per tutto lo stato, ma non come figura istituzionale, ma come esattori delle tasse al servizio dello stato. Le amministrazioni comunali si sono trasformate in agenzie di Equitalia bis. Ogni giorno si legge sui giornali di sindaci trasformati in sceriffi western pronti a scovare l’evasore di turno. È diventata una vera e propria “westermania” dei sindaci. È chiaro che ciò sta determinando un odio particolare nei confronti delle amministrazioni, soprattutto nei confronti dei sindaci sceriffi. I sindaci si prestano a questo gioco perché comunque vadano le cose hanno una appartenenza partitica e quindi assoggettati.
Non si rendono conto invece che davanti a loro ci sono i cittadini. Purtroppo una volta al potere i sindaci, ma anche gli amministratori tutti, diventano troppo prepotenti nei confronti dei cittadini. Chiederei ai sindaci della provincia di Caserta di invertire la rotta, mettersi le fasce tricolori e recarsi a Roma a protestare sotto i palazzi del potere. Un potere esercitato a favore dei partiti e a sfavore della gente. Un potere insolente che ha trasformato la vita dei cittadini in un inferno senza precedenti, portando la pressione fiscale al 69,9% nel reale, e con la tares arriverà al 71%. I sindaci che fanno? Corrono dietro ai cittadini per farsi pagare le tasse, quando poi i cittadini non sono più in grado di pagarle, perché in questa terra, grazie al potere “schifoso” della politica, il lavoro non esiste.
Cari sindaci, evitate di trasformarvi in quello che non dovreste essere. Correte dietro agli obblighi della differenziata pur sapendo che non è la strada giusta per risolvere il problema dei rifiuti, però vi hanno obbligato a raggiungere gli obbiettivi di differenziata altrimenti i cittadini, e non voi, ma per colpa vostra, saranno costretti a pagare di più. Ed ecco che mentre a Brescia si paga 105 euro, in questa provincia si arriva anche a mille euro. Eppure non c’è un sindaco che si mette la fascia tricolore e va ad incatenarsi sotto i palazzi del potere romano chiedendo a gran voce di eliminare questo vincolo che solo la Campania ha l’obbligo di rispettare. In contropartita, per accontentare i poteri romani, continuate a massacrare i cittadini con una tarsu esageratissima e con il problema che non si risolve mai. Questo è solo un punto della vostra cattiva gestione delle questioni che stanno uccidendo i cittadini della provincia di Caserta. E mentre voi continuate a pressare i cittadini con tasse su tasse, con richieste di pagamento fino a giungere ai pignoramenti attraverso Equitalia che i signori del potere, vostri amici, hanno costruito per voi, i cittadini vivono nell’esasperazione per correre dietro a cartelle che non sono più in grado di pagare. Possibile che nessuno di voi si rende conto del male che sta facendo alla gente per far rispettare regole che non sono più regole, ma esclusivamente un vicolo cieco che ha le stesse forme della dittatura. Vi ridicolizzate da soli con atteggiamenti che non hanno nulla, in questo momento storico per l’intera nazione, di utile per i cittadini. Vi invito a concentrare massima attenzione sulle difficoltà che attanagliano i cittadini ed evitare l’esasperazione da poliziotti falliti, altrimenti qui le cose possono precipitare da un momento all’altro. Se volete la riprova di ciò che dico, fatevi un giro nei centri di assistenza per i poveri, forse lì trovate il vostro vicino di casa che per vergogna non vi dice che non può più mangiare. Cari sindaci, svegliatevi da questo sonno profondo, i casertani non hanno più soldi, se li sono presi i comuni, provincia, regione e stato, ed oltre ai soldi non hanno nemmeno più il lavoro. Come fanno a pagarvi se non lavorano? Possibile che il vostro cervello non riesce a produrre l’impulso giusto per farvelo capire?