Speriamo che Alfano non si allei con la Lega che offende il suo sud

ROMA-È un movimento che ha sempre offeso il sud attribuendogli le cose peggiori. Il sud, un popolo che ha arricchito il nord. Primo, andando a regalargli la

Speriamo che Alfano non si allei con la Lega che offende il suo sud

ROMA-È un movimento che ha sempre offeso il sud attribuendogli le cose peggiori. Il sud, un popolo che ha arricchito il nord. Primo, andando a regalargli la nostra salute lavorando nelle fabbriche del nord, secondo, perché gli abbiamo permesso di venire al sud a prendersi le nostre risorse che servivano per farci crescere e sviluppare, invece sono finite nelle casse di imprenditori del nord che hanno approfittato dei fondi destinati alla costruzione del lavoro al meridione. Certo, come uomo del sud ammetto che qualche volta i leghisti hanno anche ragione, quando affermano che abbiamo una classe dirigente “incapace”, per carità, è sacrosanto il giudizio. Ma hanno ragione perché quella stessa classe dirigente che loro definiscono “incapace”, è quella del Pdl meridionale, che gli ha consentito in questi anni di essere al centro dell’attenzione politica. Infatti non appena è andato al governo Monti, la lega è diventata subito una nullità. Il primo provvedimento del governo tecnico è stato quello di chiudere i ministeri del nord aperti con la complicità dei parlamentari del sud. Proprio una “baggianata” da seconda repubblica quei ministeri. Possibile che nessun parlamentare meridionale si sia opposto o sentito offeso a tanta “stupidaggine”. Ma lasciamo stare il passato che è composto da tanti errori e tanta ipocrisia che ha offeso continuamente il popolo meridionale con la complicità del silenzio dei parlamentari meridionali del Pdl. Questo è veramente intollerabile. Ma oggi bisogna guardare avanti con occhio diverso, e sicuramente nella mente degli elettori meridionali, rimbombano le lunghe offese che Berlusconi ha permesso di fare ai leghisti nei confronti del suo corpo elettorale del sud. Quelle offese saranno il motivo di riflessione che sicuramente indurrà gli elettori del Pdl a prendere le distanze qualora Alfano decidesse di rimettersi di nuovo insieme alla lega. È troppo quello che è stato fatto di negativo in questi tre anni di governo Berlusconi. È chiaro che le responsabilità ci sono, e sono tutte attribuibili alla lega nord, che con le sue pretese e i ricatti continui ha impedito di poter fare le riforme necessarie per garantire al paese una svolta. Oltretutto quei ricatti sono andati tutti a favore della lega a discapito di un sud che ha sempre subito. Sempre, anche quando al governo c’era una certa Democrazia Cristiana che faceva politiche assistenziali e clientelari senza guardare allo sviluppo del territorio. Adesso è il momento di voltare pagina, per farlo bisogna voltare le spalle alla lega che è un alleato inaffidabile e separatista, che poco c’entra con la lo sviluppo di cui ha bisogno il mezzogiorno d’Italia. Quindi allearsi con la lega significherebbe automaticamente essere ignorati dal corpo elettorale, poiché per colpa della lega il governo Berlusconi ha dovuto cedere il posto al governo dei banchieri.