L’Italia uccisa dentro l’istituzione, omaggio all’altare della patria per i 2 poliziotti morti

Tutto può succedere, è la vita che ce lo insegna, ma non può succedere in questo modo. Due poliziotti uccisi all’interno della questura, luogo che dovrebbe essere il più sicuro al mondo. Uccisi dentro l’istituzione.

L’Italia uccisa dentro l’istituzione, omaggio all’altare della patria per i 2 poliziotti morti

Tutto può succedere, è la vita che ce lo insegna, ma non può succedere in questo modo. Due poliziotti uccisi all’interno della questura, luogo che dovrebbe essere il più sicuro al mondo. Uccisi dentro l’istituzione. L’Italia piange altri due figli barbaramente uccisi per mano di un folle che poche ore prima aveva rubato uno scuoter. Gli agenti stavano facendo il loro dovere. Un folle ha rubato la pistola ed ha sparato all’impazzata uccidendo due agenti. Due giovani agenti. Una delle vittime è Matteo Demenego. Aveva compiuto gli anni qualche giorno fa. Di Velletri, aveva frequentato l’università de La Sapienza. Poi si era trasferito a Trieste dove lavorava come agente di polizia. L’altra vittima della sparatoria è Pierluigi Rotta aveva 34 anni ed era originario di Napoli. Suo padre era un poliziotto: attualmente è in pensione, in precedenza ha lavorato a Napoli.
Un collega ha di fatto descritto gli ultimi istanti di vita dei due agenti: “Hanno interrotto il massaggio cardiaco, sono deceduti”, ha affermato un poliziotto. La dinamica della sparatoria è ancora del tutto da chiarire.
Ieri sera decine di auto della polizia a sirene spiegate si sono messe in fila davanti l’Altare della Patria ed hanno reso omaggio ai due agenti uccisi durante la sparatoria nella Questura di Trieste. Le volanti si sono ritrovate davanti al Milite Ignoto, con i poliziotti all’esterno delle auto per ricordare i colleghi. Numerosi i romani e turisti che si sono fermati per immortalare il momento. Oggi i palazzi delle istituzioni saranno listati a lutto.