M5S in grossa difficoltà: Grillo ripropone referendum sull’euro

ROMA- Il M5S è allo sbando totale, dopo essere stato per un periodo di tempo molto istituzionale, l’avvisaglia di un voto anticipato riporta in primo piano l’antieuropeismo come arma di persuasione.

M5S in grossa difficoltà: Grillo ripropone referendum sull’euro

ROMA- Il M5S è allo sbando totale, dopo essere stato per un periodo di tempo molto istituzionale, l’avvisaglia di un voto anticipato riporta in primo piano l’antieuropeismo come arma di persuasione. Fino a pochi giorni fa il leader del M5S avevano abbandonato la battaglia contro l’euro e contro l’Europa, dando anche l’impressione di essersi accasati ai voleri europei come tutti gli altri. Ma forse solo perché c’era la possibilità di fare un governo col PD che è europeista e anche schiavo dell’Europa, quindi non volevano mostrarsi diversi dai prossimi colleghi di governo.
Ma ora tutto è cambiato, e a farlo, come sempre, ci pensa Beppe grillo, che lancia di nuovo il referendum sull’euro. “Ho proposto un referendum per la zona euro. Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d’accordo? C’e’ un piano B? Bisogna uscire o no dall’Europa?”. Così Beppe Grillo, in un’intervista pubblicata dal nuovo mensile francese “Putsch”, torna sulla questione dell’addio all’euro. E spiega che “Tutti i trattati che sono stati firmati erano giusti, ma sono stati deformati dai regolamenti”. “In seno al Movimento 5 Stelle abbiamo riflettuto su 7 punti come il Patto di bilancio europeo, l’eurobond, l’euro-obbligazione o la condivisione del debito. Se siamo un’unione di paesi, dobbiamo condividere. Perché ci sono due economie, quella del nord e quella del sud. E noi, gli italiani, siamo nel sud”, ha aggiunto Grillo.
“Beppe Grillo è uno spirito libero e lo conosciamo tutti, ma la linea sull’Europa e sull’euro resta sempre quella: cambiare tutto”. Lo afferma il leader M5s Luigi Di Maio arrivando a Montecitorio. “Per cambiare – sottolinea – ce lo devono far fare”.
Dalle due voci del movimenti si comprende che c’è una grossa difficoltà all’interno del movimento, poiché uno dice una cosa e l’altro un’altra, quale dei due è quella esatta come linea politica da portare avanti?