Al pronto soccorso di Aversa continua a mancare personale. Grimaldi, Castiello, Graziano, Viglione, Ciarambino e De Cristofaro, ma dove siete?

Ormai sono anni che combatto per difendere il pronto soccorso del Moscati di Aversa. Non so più quale strada intraprendere per difendere personale e pazienti da una anomalia gravissima come la mancanza di personale nell’unità di primo intervento che dura da più di un ventennio.

Al pronto soccorso di Aversa continua a mancare personale. Grimaldi, Castiello, Graziano, Viglione, Ciarambino e De Cristofaro, ma dove siete?

Ormai sono anni che combatto per difendere il pronto soccorso del Moscati di Aversa. Non so più quale strada intraprendere per difendere personale e pazienti da una anomalia gravissima come la mancanza di personale nell’unità di primo intervento che dura da più di un ventennio. Si è fatto il nuovo pronto soccorso, ma non si è dotato esso di nuovo personale, che è il dramma unico del cattivo funzionamento.
Cambio strategia, invio appelli direttamente ai primi attori della politica nostrana. Inizio dall’onorevole del M5S Nicola Grimaldi, che parecchi voti ha ottenuto nell’agro aversano ed è cittadino aversano, quindi rappresentante del territorio in parlamento. Invito il deputato del M5S a formulare una richiesta scritta al ministro della salute affinché invii ispettori ministeriali al pronto soccorso di Aversa. Stesso invito per l’onorevole Pina Castiello della Lega, due richieste sono meglio di una, fanno più rumore!!! Voi siete i rappresentanti del territorio, spetta a voi il compito di difendere i cittadini casertani in parlamento.
Ogni giorno riceviamo decine e decine di comunicati stampa del M5S regionale, per la maggiore sono della consigliera regionale Valeria Ciarrambino, che tanto si prodiga a difesa della sanità campana. Ricordo alla consigliera Ciarrambino che anche Aversa e il suo pronto soccorso fanno parte della regione Campania ma, ad oggi, non è mai pervenuto un comunicato che riguardasse la questione pronto soccorso del Moscati di Aversa. Come mai? Stesso invito per il consigliere regionale Vincenzo Viglione, espressione diretta del nostro territorio che, al momento, non ha ancora intrapreso una battaglia concreta per difendere il PS di Aversa.
All’inaugurazione del nuovo pronto soccorso di Aversa rivolgendomi al consigliere regionale Stefano Graziano, ora anche presidente della commissione regionale sanità, dissi che il problema del pronto soccorso non era strutturale ma di carenza di personale. La risposta fu blanda: “Ci stiamo lavorando”. Di tutto questo lavoro finora non si è visto nulla di positivo, la situazione è sempre la stessa.
All’inaugurazione della piccola biblioteca all’interno del Moscati, chiesi al sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro massimo impegno per aiutare il pronto soccorso ad avere più personale, perché ormai personalmente ero pronto ad incatenarmi fuori al nosocomio. La risposta fu immediata: “Mi impegnerò fino in fondo altrimenti sarò il primo ad incatenarmi”. Bene, è passato un anno, ogni promessa va mantenuta, quindi, caro sindaco, si vada ad incatenare perché la situazione non è per niente migliorata. Io le catene le ho già comprate, mi manca scrivere i cartelli e sono pronto!!!
A tutti voi, per capire realmente come stanno le case, basta che andate dalla direttrice e chiedete il calendario delle presenze all’interno del pronto soccorso per ogni turno, visto che firma i turni che presenta il caposala. Quindi dalla tabella delle presenze si può capire quanto personale è di servizio al pronto soccorso normalmente per ogni turno. Per questo chiedo ai due parlamentari gli ispettori ministeriali, poiché loro saranno in grado di capire la grossa anomalia che c’è. I medici e gli infermieri non hanno nessuna responsabilità, fanno quello che possono. È veramente impossibile professionalmente lavorare in condizioni di disagio, poiché il Moscati soddisfa un bacino di utenza di 600-700mila cittadini, ed ogni giorno sono centinaia le persone che si rivolgono al pronto soccorso del Moscati per essere assistiti, e non può farlo un esiguo numero di personale. Arrivi ci sono stati attraverso la mobilità extra regionale, purtroppo quelli che sono arrivati sono durati poco, perché hanno fatto cambi compensativi e sono andati o in altri reparti o in altri ospedali, solo che altri ricambi non ci sono stati e la situazione è rimasta insoluta. Quindi sono rimasti posti scoperti facendo calare il numero degli infermieri, e quelli restanti sono stati costretti a fare doppie notti e doppi turni per soddisfare l’esigenza del PS evitando di rimanerlo in balia delle onde. A voi tutti, l’impegno di chiedere, ed ottenere, tre medici e tre infermieri professionali per ogni turno. Con la salute non si scherza!!!