Aldo Biscardi: “Ci vuole la Moviola in campo! “
Inverno 1980. Roma, quartiere Flaminio. In una fredda domenica pomeriggio , il giornalista Aldo Biscardi sorseggia una tazza di caffé al bar dello stadio Olimpico, in attesa dell’inizio del secondo tempo della partita Roma-Juventus, quando due amici romani entrano, discutendo animatamente.

Inverno 1980. Roma, quartiere Flaminio. In una fredda domenica pomeriggio , il giornalista Aldo Biscardi sorseggia una tazza di caffé al bar dello stadio Olimpico, in attesa dell’inizio del secondo tempo della partita Roma-Juventus, quando due amici romani entrano, discutendo animatamente. “A’ Cla’ , ma che stai a di’ ?…te dico che c’era, il goal di Turone c’eraaaa!!!…”, esclama perentorio, Gianni, tranviere dell’ATAC, iscritto al club della squadra giallorossa da almeno vent’anni . “Quindi , te , in poche parole, stai a insinua’ che se semo comprati la partita?…” , replica Claudio, autista di autobus presso la medesima azienda, dalla contestatissima (sul luogo di lavoro) fede bianco-nera. “Sì , lo poi di’, lo poi di’ forte!…perché se sa , l’avvocato è l’avvocato…e quello ,pure se non paga , col potere che c’ha, l’arbitro lo condiziona!…”, denuncia convinto il romanista. “Ah , aridaglie co’ ‘sta storia del potere e della sudditanza psicologica!!!!…ma nun po’ esse’ che l’arbitro s’è sbajato…dopotutto è ‘n’essere umano pure lui o no?…”, rilancia ostinato lo juventino. “Sì , ma non quando a gioca’ è la Juve!… in quel caso, quello non se chiama errore , ma : “favore”!…” , insiste Gianni. “Scusate se prendo la parola…” , interviene Biscardi, continuando : “Io ero in tribuna e dalla mia postazione , vi assicuro, si è visto benissimo : il goal, c’era, eccome se c’era!…Comunque , per me , ci vorebbe uno strumento che aiutasse gli arbitri…Il supporto della tecnologia, in situazioni di dubbio, sarebbe indispensabile!…qui lo dico e qui lo nego : ci vuole la Moviola in campo!…”. “La “mo”…che?…”, domanda perplesso il tifoso romanista. “”Mo-vio-la”…l’analisi e la visione rallentata delle immagini mediante apposito strumento…” , spiega il giornalista. “Be’ , a Bisca’, devo di’ la verità: non c’ho capito niente!…”, ammette il giallorosso , “Ma se po’ servi’ a scongiura’ certi furti , come quello de oggi, che ben venga ‘sta “Moviola in campo” !…” .
“Con Aldo Biscardi scompare oggi un grande giornalista. Ideatore e conduttore di trasmissioni sportive che hanno cambiato il modo di raccontare il calcio in tv” . Queste le parole con cui la dirigenza Rai ha ricordato , tramite comunicato, il giornalista molisano, recentemente scomparso. Nato a Larino, un paesino in provincia di Campobasso, il 26 novembre del 1930, dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita a Napoli, presso l’Università Federico II , intraprende la professione di giornalista, collaborando con il quotidiano partenopeo “Il Mattino”. Trasferitosi a Roma, nel 1956 inizia a lavorare per il giornale “Paese Sera”, assumendo in seguito la direzione delle pagine sportive. Inviato speciale durante i mondiali di calcio del 1958, nel 1979, dopo aver maturato un’esperienza ventennale nella carta stampata, approda in tv ,divenendo caporedattore del Tg della terza rete della Rai. Nominato vicedirettore nel 1983, nello stesso anno, cura l’ideazione e la realizzazione del programma “Il Processo del Lunedì” , dibattiti sul mondo del calcio e sulle partite del campionato di serie A. Cimentatosi anche con la conduzione della trasmissione, nel 1993 abbandona la Rai per Tele + ( primo canale a pagamento dedicato allo Sport ,in Italia) proponendo ai telespettatori , sino al 1996 , la stessa formula del suo ormai celebre programma , ma cambiandone il titolo ne : “Il processo di Biscardi”. Firmato un contratto con l’emittente Telemontecarlo, divenuta nel frattempo LA7, è al timone dell’ “agorà sportivo più famoso della tv” ancora per sei edizioni. Poi,nel maggio del 2006 lascia la rete a causa del suo coinvolgimento nello scandalo “Calciopoli” , vicenda dalla quale , in seguito, viene completamente prosciolto. Pigmalione di giornalisti come Marino Bartoletti, Enrico Varriale e Maurizio Mosca, ha intervistato personaggi politici, della cultura e dello spettacolo e finanche un Papa: Giovanni Paolo II , sulla cui figura ha scritto ,nel 1979 ,un libro , edito da Rizzoli e , curato da Luca Liguori, dal titolo: “Il Papa dal volto umano”. Apparso sempre meno in video negli ultimi anni , ricoverato presso il Policlinico Gemelli per via dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, è scomparso l’ 8 ottobre scorso , all’età di ottantasei anni, circondato dall’affetto dei figli Antonella e Maurizio . Salutato da una folla commossa di familiari, amici e colleghi nella chiesa di San Pio X, nel quartiere Balduina, in cui risiedeva, riguardo la sua figura umana e la sua attività professionale è stato scritto: “Se esiste qualcosa , un posto nell’immaginario che possa essere una via di mezzo tra una santa messa e una corrida , ebbene quello è il posto del “Processo del Lunedì” , il più grande e strabiliante rito che la tv del calcio abbia mai avuto. In una tv seriosa , in cui tutto doveva e deve essere equilibrato e controbilanciato […] , Aldo Biscardi ha portato in tv la ribellione, la pulsazione della pancia , la passione tifosa. Un meccanismo efficacissimo e strabiliante. […] . Il tono era così alto che le notizie non erano notizie , ma “sgub” e “bombe!”, che poi fossero vere, verosimili o addirittura fasulle, poco importa. Facevano spettacolo. Moniti come : “Mi raccomando , parlate solo due o tre alla volta!” o “Qui al Processo le polemiche fioccano come nespole” , mettono ormai parecchia tenerezza. E anche un sacco di nostalgia” .