Presunto stupro circumvesuviana: si faccia chiarezza per il bene di tutti
Ieri è stato scarcerato il terzo ragazzo che era stato accusato di aver violentato la 24enne nella stazione di San Giorgio a Cremano. Il riesame non ha creduto alla versione della ragazza, addirittura accusata di aver mentito.

Ieri è stato scarcerato il terzo ragazzo che era stato accusato di aver violentato la 24enne nella stazione di San Giorgio a Cremano. Il riesame non ha creduto alla versione della ragazza, addirittura accusata di aver mentito. Secondo i giudici la giovane ha mentito sulla violenza perché dalle telecamere non si vede uno stato angoscioso quando esce dall’ascensore, quindi per i giudici era consenziente. Oltretutto, i giudici hanno giudicato errata anche l’analisi dei medici del Cardarelli che avevano dichiarato che la giovane era stata violentata e non era consenziente. Insomma, un rebus che ha bisogno di molta chiarezza.
Per dovere di cronaca va detto che casi di donne che hanno mentito sulla violenza sessuale ce ne sono state tante, e lo scopo era solo ricattare l’accusato. Su questo non ci piove. Quindi i giudici hanno applicato la legge, e non hanno ritenuto fino in fondo veritiera la versione della ragazza. Fin qui non fa una piega. Ma il problema sorge se non arriva la verità certa, e potrebbe creare un precedente pericoloso per le donne che invece la violenza la subiscono per davvero. Per loro diventerebbe inutile denunciare chiudendosi in un silenzio pericoloso per il futuro della loro esistenza.
I giudici applicano la legge è la interpretano pure, e forse molti errori arrivano più dalla seconda. In questo caso bisogna chiedere la verità, la vera verità, perché solo così si ottiene giustizia. La verità serve sia per la ragazza sia per i ragazzi. Se si stupra si è colpevole se si mente si è colpevole. La verità pulisce ogni dubbio ed evita conseguenze disastrose. Bisogna andare fino in fondo e si faccia piena chiarezza per il bene di tutti