Tamponi e test rapidi nelle farmacia del Lazio con l’aiuto dei Biologi

In virtù di un accordo stipulato tra Regione Lazio e farmacie convenzionate, sarà ora possibile effettuare test rapidi e tamponi antigenici anche nelle farmacie.

Tamponi e test rapidi nelle farmacia del Lazio con l’aiuto dei Biologi

“In virtù di un accordo stipulato tra Regione Lazio e farmacie convenzionate, sarà ora possibile effettuare test rapidi e tamponi antigenici anche nelle farmacie. Non occorrerà alcuna prescrizione del medico e l’esecuzione dello screening, così come prevede la Regione, potrà avvenire in spazi idonei, separati da quelli destinati all’accoglienza dell’utenza ed alla vendita, dotati di percorsi dedicati, opportunamente arieggiati, ovvero in locali esterni e adiacenti, anche su suolo pubblico (tramite gazebo o camper)”. Lo dichiara, in una nota, il sen. Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi. A tale scopo, annuncia D’Anna: “l’Ordine dei Biologi, grazie allo sforzo profuso dal proprio Consiglio, dal direttore e dal delegato della regione Lazio, ha promosso e definito, con Federfarma Lazio, un’apposita intesa a sostegno del programma regionale di monitoraggio dei contagi. In virtù di questa intesa l’ONB si occuperà di selezionare i biologi in possesso dell’adeguata e documentata esperienza e competenza professionale, che saranno poi chiamati ad operare (con contratto libero professionale) nelle farmacie o negli ambiti da esse attrezzate, per eseguire i test rapidi”. In tal senso, aggiunge D’Anna “è stato predisposto un apposito portale (a cura di Federfarma) sul quale gli operatori interessati potranno iscriversi per poter poi essere chiamati a collaborare con le farmacie del Lazio”.
Al contempo, rilancia ancora il presidente dei Biologi: “ulteriore notizia nella notizia, si segnala che la Direzione Salute della Regione Lazio ha recentemente modificato la modalità di erogazione prevista per l’esecuzione dei test molecolari (di conferma dei test rapidi per virus CoV-2), aprendo tale possibilità di esecuzione ai laboratori clinici già autorizzati per i test rapidi”. “Si tratta di un riconoscimento rilevante per i laboratori privati cui era stata preclusa, finora, l’esecuzione di tali esami. Insomma: entrambi i cosiddetti ‘fronti’ dello screening sono stati coperti con l’ingresso in campo dei biologi” conclude D’Anna.