I borghi dell’alto casertano vanno valorizzati per farli diventare risorsa turistica

CASERTA- La provincia di Caserta è piena di potenzialità umane e paesaggistiche. Risorse umane che, purtroppo, sono valorizzate solamente dopo la morte, ma quando sono in vita esse vengono trascurate, quasi ad escluderle, mentre fanno silenziosamente il bene della nostra provincia.

I borghi dell’alto casertano vanno valorizzati per farli diventare risorsa turistica

CASERTA- La provincia di Caserta è piena di potenzialità umane e paesaggistiche. Risorse umane che, purtroppo, sono valorizzate solamente dopo la morte, ma quando sono in vita esse vengono trascurate, quasi ad escluderle, mentre fanno silenziosamente il bene della nostra provincia. È sistematico che solo quando uno viene a mancare, sono tutti bravi a fare i pietosi per la scomparsa, ma quando erano in vita non li menzionavano mai, quasi ad escluderli dalla società di appartenenza. Questa è solo una parte che noi gente di questa provincia siamo bravi a fare. Una terra che spesso vive di invidia per il successo degli altri.
Come facciamo con le persone cosi facciamo per quello che abbiamo, escludiamo le nostre bellezze per parlare solo di camorra e camorra, senza fare mai distinzioni, ma solo camorra per far vedere che abbiamo combattuto il male. Purtroppo il male non si combatte con le chiacchiere, ma creando le condizioni di benessere di cui questa provincia ha bisogno.
Questa provincia è piena di risorse storiche e culturali, che valorizzate sul serio, possono essere un grande contenitore da attrarre molti turisti, nazionali e stranieri. Visto che a me non piace parlare per sentito dire, ma solo perché ho visto e toccato con mano, vi posso assicurare che dove ci sono i borghi c’è ricchezza. Ho avuto la fortuna di girare la toscana, e vi assicuro che lì i borghi sono una grande risorsa economica. Cito uno dei comuni che più di tutti mi è rimasto in mente, perché ci sono stato per qualche mese. Semproniano, in provincia di Grosseto, a pochi passi dalle cascate di saturni, 1 086 abitanti. Ebbene questo borgo immerso tra le colline toscane, ha fatto del suo vecchio borgo una risorsa turistica. Moltissimi stranieri, tedeschi, inglesi ecc, hanno comprato e ristrutturato case del borgo. Il paese sembra povero durante la settimana, ma nei fine settimana diventa una festa di persone, e nei periodi estivi è armonizzato dai tanti stranieri che arrivano per gustarsi le vacanze toscane. Ecco, è bello parlare di cose dopo averle toccato con mano.
Alvignano, Baia e Latina, Caiazzo, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Dragoni, Formicola, Liberi, Piana di Monte Verna, Pontelatone, Ruviano, Treglia, Riardo, Pietramelara, Vairano Patenora, Pietravairano, Statigliano, Roccaromana, Teano, Calvi Risorta, Piedimonte Matese e tutto l’arco matesino, forse ho dimenticato qualcuno, ma i paesi citati, con i loro borghi, sono una risorsa straordinaria che mai nessuno pensa a valorizzare. Alcuni di questi borghi da anni sono abbandonati a se stessi. Io ho citato un piccolo paese del grossetano, dove ho toccato con mano cosa hanno fatto per valorizzarlo e renderlo appetibile ai turisti di tutto il mondo. Ebbene, noi siamo solo capaci di dire cosa vogliamo fare, ma è solo una propaganda elettorale perché, dopo, tutto resta uguale come prima. Se fosse come balbettano i politici, a quest’ora noi saremmo una terra invidiata da tutti, poiché siamo ricchi di bellezze paesaggistiche esistenti, che nulla hanno da invidiare alle bellezze della toscana, solo che loro sono la Toscana e noi siamo Caserta, e qui bisogna parlare solo e soltanto di camorra, perché ormai sembra l’unica bellezza che esiste in provincia di Caserta.