Come capire un ricatto sessuale sui social e difendersi
sono sempre più frequenti i ricatti sessuali su facebook e latri social

I social sono una finestra aperta sul mondo. Sono lo strumento moderno dove puoi scoprire nuove culture, tradizioni, soprattutto, incontrare persone per poter instaurare nuove amicizie e, a volte, incontrare anche l’amore. I social sono anche una trappola per le persone più ingenue. Su ciò puntano molti truffatori e truffatrici. Quelle delle truffe sessuali a mezzo social sono le più diffuse. Diventano dei ricatti pericolosi.
Il modus operandi è sempre lo stesso: una bella ragazza o un bell’uomo chiede l’amicizia. Tutti accettano. Dopo pochi minuti arriva un messaggio, è un classico: “Ciao, come stai”. Si risponde. Da qui inizia una conversazione. Dall’altra parte viene chiesto che lavoro fai, se sei sposato/a, se hai figli. Il modello di iniziare a parlare è questo. Dopodiché viene chiesto di spostare la conversazione su altri sociali, Skype per la maggiore. A questo punto cambiano radicalmente le cose. Infatti la conversazione si sposta sul sesso. In primo momento è la stessa ragazza che fa vedere parti intime, per poi chiedere all’ignaro maschietto di spogliarsi per fare un rapporto virtuale. All’uomo viene chiesto di spogliarsi facendo vedere bene tutto il corpo, che comprende anche il viso. Dopo un po’ arriva un bel messaggio che ghiaccia il sangue nelle vene. In pochi secondi il ricatto: ho registrato il tuo video, eccolo. O mi paghi oppure lo renderò pubblico a tutti i tuoi contatti. Quel gioco erotico diventa una tragedia. Siti dedicati, camgirl certificate e, inevitabilmente, truffatori ben organizzati, che sfruttano la poca dimestichezza con gli strumenti del web di molti italiani per affondare il coltello nella piaga della privacy violata.
Nel momento in cui il contatto finisce nelle mani del truffatore, metà del suo lavoro è stato già fatto. Soprattutto se il contatto che avete fornito è quello Facebook, e quindi avete accettato la richiesta di amicizia della sconosciuta, state praticamente fornendo il vostro archivio personale di contatti, amici, familiari (ed eventuali fidanzate inconsapevoli…) ad un truffatore. Che potrebbe senza problemi contattare uno a caso dei vostri amici ed inviargli qualsiasi link video o prova della chiacchierata piccante. A questo punto viene chiesto di pagare una somma di danaro. Di solito queste persone dicono di vivere in Francia o in Costa D’avorio. Molte dicono di essere in Italia ma stanno facendo formazione medica all’estero.
La prima cosa da fare è non perdere la calma. Non pagate assolutamente la somma che vi viene chiesta: prendete nota rapidamente di tutti i contatti del ricattatore (magari con uno screenshot del suo profilo) e poi immediatamente bloccatelo e cancellatelo, sia da Skype che da Facebook. Nella stragrande maggioranza dei casi il ricatto difficilmente ha un seguito se il truffatore viene bloccato: gli autori della truffa non hanno interesse a perdere tempo a diffondere video di uomini nudi tra i contatti del truffato, ma puntano sulla paura dell’utente inesperto che, non avendo grande dimestichezza con privacy e mezzi di tutela, continuerà a tenere il contatto con la controparte fino a pagare la somma richiesta.
In ogni caso provvedete alla segnalazione del profilo utente per truffa. Nel caso vi sia stato inviato il link YouTube con la vostra performance, procedete immediatamente alla segnalazione del video per contenuti di nudità. Il video quasi sempre reca nella descrizione o nel titolo il vostro nome e cognome, o quello che è stato desunto da Skype e Facebook nel caso abbiate uno pseudonimo. Controllate la privacy del video: se non è pubblico, in alto apparirà la scritta che l’accesso allo stesso è consentito solo a chi ne conosce l’url (nella quasi totalità dei casi è così). Cioè solo a voi e al truffatore. Segnalate immediatamente il contenuto del video per nudità: YouTube provvederà a rimuoverlo in pochissimo tempo dal suo database. Buona prassi sarebbe recarvi con urgenza e senza remore presso la Polizia Postale a formalizzare la denuncia. Al massimo beccherete una ramanzina, ma i casi segnalati sul territorio sono molti e la Polizia Postale sa bene come tutelare la vostra privacy.
La Polizia postale offre alcuni suggerimenti su come accorgersi che si tratta di un truffatore: è importante per non incappare in questa trappola infernale imparare a riconoscere le truffe, quindi le varie richieste di amicizie che vi arrivano. Non accettate mai di ricevere file, anche se vi vengono presentati come foto o – molto più spesso – video hard. Spesso si potrebbe trattare di programmi autoinstallanti che possono carpire i vostri dati personali dalle applicazioni aperte e rigirarli al truffatore. Come riconoscere un truffatore? Un piccolo elenco di segni che vi devono far insospettire e desistere: Sospettate di ragazze molto avvenenti e sorridenti, con una webcam dalla visuale perfetta, che sin dai primi secondi si mostrano con inquadrature provocanti. Fate molta attenzione alla lingua in cui si esprimono: alcune delle organizzazioni di truffatori sgominate erano del Nord Africa e si esprimevano con un inglese incerto e molto basilare. Se vi viene chiesto in tempi brevi e con modi piuttosto sbrigativi di spogliarvi o mostrare il viso, lasciate immediatamente perdere. Per riconoscere se dall’altra parte della webcam ci sia una persona vera o un video registrato, prestate inoltre molta attenzione a due fattori: La ciclicità delle immagini che visualizzate: se i gesti della ragazza sono ripetuti più di due volte (si tocca i capelli o il corpo sempre allo stesso modo) state vedendo un video in loop. La corrispondenza tra i movimenti delle mani della ragazza ed i messaggi che vi arrivano in chat: se vi arrivano più volte messaggi mentre le mani della discinta sconosciuta sono in bella vista e non sulla tastiera del computer, state vedendo un video e dall’altra parte c’è un omino che vi sta registrando. Non chiedete di “fare due o tre”. Molti utenti nelle videochat chiedono a chi sta dall’altra parte di salutare, o “fare il numero due o tre con la mano”, per dimostrare che non si sta parlando con un video e si interagisce normalmente. Questo gesto è spesso incluso nei filmati pre-registrati che vengono inviati come esca. Se siete insicuri, cercate un dialogo diretto o chiedete che la vostra sexy-interlocutrice faccia altri gesti (toccarsi il naso o le spalle, ad esempio). Se le risposte non corrispondono mai alle vostre domande, o la richiesta del gesto viene glissata, bloccate e cancellate l’utente. Un po’ di trasgressione virtuale su Skype o Facebook può costarvi molto cara. E non solo in termini economici.