Coronavirus: mancanza di rispetto delle regole. Non dimentichiamo la spagnola

Ormai non si fa altro che parlare di seconda ondata. Può darsi che sia vero, può darsi di no, ma la precauzione non è mai poca. Le regole, se scritte bene, funzionano. Quelle scritte male hanno il tempo che trovano. Nella fase due sta succedendo un po’ di tutto.

Coronavirus: mancanza di rispetto delle regole. Non dimentichiamo la spagnola

Ormai non si fa altro che parlare di seconda ondata. Può darsi che sia vero, può darsi di no, ma la precauzione non è mai poca. Le regole, se scritte bene, funzionano. Quelle scritte male hanno il tempo che trovano. Nella fase due sta succedendo un po’ di tutto. siamo passati dagli elicotteri che sorvolavano spiagge deserte, a spiagge piene senza elicotteri. Siamo passati da controlli serrati nelle strade deserte, a quasi zero controlli nelle zone affollate della movida. Togli la mascherina, rimetti la mascherina. La mascherina nei bar e nei supermercati, poi dove c’è folla, anche se all’aperto, sono falliti gli obblighi.
La gente non ci capisce più nulla. Si adatta al momento, e davanti non vede il pericolo, ma vede la vita di sempre. Purtroppo il nemico c’è ed è ancora pericoloso. Lo dimostra ciò che sta avvenendo negli altri paesi nel mondo. I contagi di ritorno sono già iniziati, quindi c’è poco da illudersi, può succedere anche da noi.
Dopo aver perso la libertà, una volta conquistata, abbiamo perso il senso della ragione. È come se avessimo dimenticato tutto quello che abbiamo vissuto. Non riusciamo più a guardare indietro, guardiamo solo davanti dimenticandoci ciò che abbiamo vissuto con le tante restrizioni. Non dimentichiamo cosa successe con la spagnola. Infondo anche questo è un virus come quello della spagnola del 1918. Anche loro aprirono tutto, e la riapertura causò milioni di morti. Furono infettati circa 500 milioni di persone in tutto il mondo. La seconda ondata della pandemia del 1918 fu molto più letale della prima. La prima ondata somigliava alle tipiche epidemie influenzali; i più a rischio furono coloro che erano anziani o già malati, mentre i più giovani e coloro che godevano di buona salute si riprendevano facilmente. Ma ad agosto, quando iniziò la seconda ondata in Francia, Sierra Leone e Stati Uniti, il virus era mutato in una forma molto più letale colpendo prevalentemente i giovani. Insomma, non dimentichiamo ciò che è successo nel passato, cerchiamo di essere prudenti affinché tutto possa ritornare com’era e uscire da questo incubo.