Coronavirus: per bar e ristoranti i tempi saranno più lunghi
La fase due, in fase di lavorazione da parte di tutti gli esperti, prevede una serie di restrizioni per la attività imprenditoriali e commerciali. Sarà una fase non indolore per chi vuole riaprire la saracinesca.

La fase due, in fase di lavorazione da parte di tutti gli esperti, prevede una serie di restrizioni per la attività imprenditoriali e commerciali. Sarà una fase non indolore per chi vuole riaprire la saracinesca. Per garantire il rispetto delle norme aziende e negozi dovranno compilare un modulo che autocertifica il rispetto delle prescrizioni imposte su dotazioni dei dispositivi di sicurezza personale, sanificazione, presenza del medico e tutte le altre regole che saranno diversificate a seconda delle filiere. Quando scatteranno i controlli, per chi non è in regola, ci sarà la revoca della licenza o la chiusura più multa.
Diverso è il discorso per i bar e i ristoranti, dove la riapertura appare ancora lontana rispetto all’inizio della fase 2. Le tabelle Inail assegnano infatti a questi luoghi di ritrovo un livello di rischio elevato. Dunque si sta valutando la possibilità di concedere, oltre alle consegne a domicilio che già vengono effettuate, il servizio da asporto. In questo caso l’ingresso sarà scaglionato, così come già avviene per tutti gli altri negozi già aperti, e calcolato sulla base della metratura dei locali. La misura rimane quella di 40 metri quadri fissata nell’ultimo decreto dove possono entrare due dipendenti e un cliente.