Coronavirus: stanno scaricando sui cittadini le loro colpe. I cittadini sono innocenti

È un momento delicato per la nazione, ma è altrettanto inaccettabile che le colpe delle classi dirigenti governative e regionali ricadono sui cittadini. Sembra che sono solo e soltanto i cittadini gli animali sciolti in questa prateria infernale. Non è così. Bisogna essere chiari.

Coronavirus: stanno scaricando sui cittadini le loro colpe. I cittadini sono innocenti

È un momento delicato per la nazione, ma è altrettanto inaccettabile che le colpe delle classi dirigenti governative e regionali ricadono sui cittadini. Sembra che sono solo e soltanto i cittadini gli animali sciolti in questa prateria infernale. Non è così. Bisogna essere chiari. Nella prima ondata il popolo italiano ha tenuto fede a tutte le raccomandazioni dettate dai vari decreti messi in piedi dal governo centrale e dalle regioni. Quando siamo usciti dalla prima fase ed è iniziata la seconda, i cittadini hanno continuato a mantenere fede alle direttive imposte dalle istituzioni. Nella cosiddetta ripartenza ci è stato detto che ci potevamo spostare all’estero; ci hanno pagato per mandarci in vacanza; ci hanno tolto l’obbligo della mascherina; ci hanno mandato a ballare; ci hanno dato la possibilità di fermarci ovunque; ci hanno detto che si poteva fare movida; sono loro che ci hanno mandato a votare. Tutto ciò non l’hanno deciso i cittadini, è stato voluto dalle istituzioni. I cittadini assaporata la libertà dopo tre mesi di castigo, non hanno fatto altro che riprendersi la paventata libertà. Nel frangente le istituzioni dovevano provvedere a tenere sotto controllo la situazione sanitaria incrementando le strutture sanitarie, con aumenti di posti letto nelle degenze, posti in più nelle terapie intensive, assunzione del personale sanitario. Dovevano potenziare i trasporti pubblici per evitare assembramenti, tutto per un eventuale ritorno del virus che, nel frattempo, non era andato via, ci stava contagiando liberamente. Insomma, i cittadini possono essere responsabili, ma chi è responsabile del ritorno di questo inferno, sono solo e soltanto le istituzioni che non hanno saputo gestire la seconda fase. C’è stata una tale leggerezza che ha dato l’impressione al cittadino che il virus era diventato solo un brutto ricordo. Ora che siamo ripiombati nell’inferno, si corre ai ripari scaricando tutte le responsabilità sui cittadini e sulle imprese, mentre i veri responsabili sono loro.