Coronavirus, Tutto sbagliato: si stanno incartando su se stessi

I governanti nazionali e regionali si stanno incartando su se stessi.  I numeri sono spaventosi, le storie di chi è colpito da questo infame soggetto invisibile, sono toccanti.

Coronavirus, Tutto sbagliato: si stanno incartando su se stessi

I governanti nazionali e regionali si stanno incartando su se stessi. I numeri sono spaventosi, le storie di chi è colpito da questo infame soggetto invisibile, sono toccanti. Crediamo ci sia ben poco d’aspettare ad adottare delle misure più efficaci e non le barzellette messe in campo dal governo e da alcuni governatori.
Un nuovo lockdown non possiamo permettercelo, ok, nessuno lo mette in dubbio, ma i provvedimenti presi finora fanno solletico al virus. Finora c’è stata una guerra fratricida tra virologi: chi diceva che il virus era morto e non ci sarebbe stata una seconda ondata, e chi invece diceva che non era morto e ci sarebbe stata una seconda ondata. Hanno avuto ragione i secondi, e i primi andrebbero radiati. Ma la guerra di posizioni ancora non è finita: ora c’è chi dice che tutto è sotto controllo, e chi invece dice di fare presto perché la situazione è drammatica. A chi bisogna ascoltare? Oppure è meglio non ascoltare nessuno e agire prima che sia troppo tardi.
Nessuno deve dimenticare la seconda ondata della spagnola, durò un anno e causò milioni e milioni di morti. Vogliamo fare la stessa fine? Non credo. La nostra è un’era diversa e il modo di uscirne c’è. Innanzitutto bisogna adottare misure che tutelano economia e salute. Per farlo, il discorso è semplice ed occorre la collaborazione di tutti, altrimenti possiamo già considerarci tutti concimatori di terreno.
Poche misure per 14 giorni, ma efficaci:
Può sembrare assurdo, ma è l’unico modo per cercare di far fermare la curva dei contagi senza intaccare del tutto l’economia e riportare le lancette dell’orologio indietro. Purtroppo il governo si è fatto trovare impreparato anche questa volta, e le colpe le stanno scaricando solo sui cittadini, mentre la leggerezza con cui hanno affrontato la fase due, la cosiddetta ripartenza, ha causato questo inferno. Ma siamo ancora in tempo per riparare prima che ritornino i camion militari a trasportare bare.