oggia, Maxi truffa all’INPS,sequestrati beni per un valore di oltre 4 milioni di eur

FOGGIA- I militari del Comando Provinciale di Foggia, all’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, hanno individuato e disarticolato una radicata organizzazione criminale dedita alle frodi ai danni dello Stato ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

oggia, Maxi truffa all’INPS,sequestrati beni per un valore di oltre 4 milioni di eur

FOGGIA- I militari del Comando Provinciale di Foggia, all’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, hanno individuato e disarticolato una radicata organizzazione criminale dedita alle frodi ai danni dello Stato ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le indagini – connotate da attività investigative classiche unite ai più moderni strumenti tecnici (intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche) – hanno permesso di acquisire fondati elementi di prova relativi ad un sodalizio criminale, con base nella provincia di Foggia, composto da:
che simulava l’assunzione di numerosissimi dipendenti (per lo più con mansioni di operai), creando in tal modo i presupposti perché questi ultimi (italiani e stranieri) conseguissero:
In particolare, l’organizzazione per perseguire le proprie finalità illecite si è avvalsa di una “componente tecnica” che ha provveduto al reperimento di imprese inattive, ovvero in fase di liquidazione, poi intestate ad affiliati dell’organizzazione o, in alcuni casi, con la promessa di un posto di lavoro, a soggetti in forte difficoltà economica.
Dopo aver attribuito alle stesse una parvenza di regolarità contabile, l’organizzazione procedeva all’assunzione di “falsi dipendenti” compiacenti, interessati ad ottenere le citate indennità di natura assistenziale e/o la regolarizzazione della presenza nel territorio italiano qualora extracomunitari non in regola.
Oltre a ciò, i “tecnici” dell’organizzazione procedevano a perfezionare:
Intorno a questi studi professionali ha operato un folto gruppo di “reclutatori” che ha provveduto a selezionare, con estrema riservatezza, i soggetti interessati a conseguire i vantaggi illeciti offerti dall’organizzazione.
Per ottenere tali benefici l’organizzazione aveva creato un vero e proprio tariffario:
In sintesi, l’attività investigativa ha consentito di:
A fondamento della richiesta di applicazione delle misure cautelari, è stato rilevato anche che alcuni degli indagati – gravati da misure di prevenzione personali emanate in applicazione della normativa antimafia (sorveglianza speciale di pubblica sicurezza) – per intralciare le indagini, avevano adottato in danno di ispettori dell’I.N.P.S. incaricati della esecuzione di controlli di aziende riferibili ad alcuni degli indagati, tecniche di intimidazione tipiche delle organizzazioni criminali.
Nei confronti degli indagati è stata disposta l’esecuzione di accertamenti patrimoniali finalizzati alla individuazione di beni e disponibilità finanziarie da sottoporre a sequestro preventivo. Il G.I.P. del Tribunale di Foggia, in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Foggia ha disposto nei confronti degli indagati l’applicazione delle seguenti misure nei confronti dei componenti l’associazione a delinquere:
Con questa indagine la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza di Foggia hanno posto sotto lente un fenomeno criminoso “complesso”, sviluppatosi fortemente su questo territorio anche a causa della crisi economica, che ha visto coinvolti, accanto a delinquenti comuni, professionisti, imprenditori e pubblici dipendenti infedeli.
Il contrasto alle frodi nei settori della previdenza, attività di primario interesse per la Guardia di Finanza, è finalizzato a garantire che le risorse pubbliche siano effettivamente destinate al sostegno delle fasce più deboli della collettività, assicurando la crescita produttiva ed occupazionale.