Guerra tra Renziani e mezzo PD

ROMA –In Italia è sempre la solita storia: in politica non c’è un pizzico di dignità. Quello che sta succedendo per la formazione del governo è tutta colpa del Partito Democratico, Forza Italia e Lega, che hanno approvato una legge elettorale costruita a misura di partito.

Guerra tra Renziani e mezzo PD

ROMA –In Italia è sempre la solita storia: in politica non c’è un pizzico di dignità. Quello che sta succedendo per la formazione del governo è tutta colpa del Partito Democratico, Forza Italia e Lega, che hanno approvato una legge elettorale costruita a misura di partito. Oggi la situazione è di stallo, poiché in Italia, già dalle scorse politiche, era sparito il bipolarismo. Quindi ci voleva una legge elettorale che riuscisse a dare più concretezza.
Purtroppo i partiti citati sapevano che il M5S faceva il botto, ed hanno cercato, con la legge elettorale rosatellum, di attutire i danni. Ci sono riusciti, ma hanno fatto un brutto lavoro al paese, come d’altronde hanno sempre fatto da quando governano.
Ora tutti sono penalizzati da questa legge elettorale. Fico deve tentare un intesa tra il M5S e il PD. Una parte del PD ha dato la disponibilità a dialogare con i grillini, mentre la parte renziana dice un netto no. Diciamo pure che Renzi è stato il distruttore di tutto: ha ucciso un partito dopo aver ucciso un paese con il suo governo. Sarebbe opportuno che si facesse da parte riconoscendo che lui non è capace di fare politica.
Detto ciò, l’intesa non giova a nessuno dei due, poiché uno cerca un governo del cambiamento, l’altro vuole un governo che continui ad essere ubbidiente alle lobby. Oltre a volere punti del programma che quando era la governo non ha fatto, perché era interessato a fare altro. La situazione che si è venuta a creare creerebbe un vantaggio per il centrodestra, poiché l’elettorato non capirebbe per niente la scelta del M5S e nemmeno quella del PD. Per il primo ci sarebbe l’incoerenza di aver voluto un governo con i perdenti, per i secondi l’incoerenza di essere attacchi alle poltrone. L’unica ragione che c’è in questo momento è il ritorno alle urne il prima possibile.