Tutti contro tutti, ma tutti hanno sottovalutato il vero avversario
ROMA-Questa campagna elettorale si avvia alla penultima settimana prima del voto. In quelle precedenti abbiamo ascoltato tanto quanto basta per farci ragionare. Abbiamo ascoltato le steccate che i leader si sono date uno contro l’altro: Bersani a Berlusconi,

ROMA-Questa campagna elettorale si avvia alla penultima settimana prima del voto. In quelle precedenti abbiamo ascoltato tanto quanto basta per farci ragionare. Abbiamo ascoltato le steccate che i leader si sono date uno contro l’altro: Bersani a Berlusconi, Berlusconi a Bersani e monti, Ingroia contro Bersani, insomma le solite scaramucce da scolaretti dispettosi della scuola politica italiana. Tutti convinti di essere gli unici attori in campo, sottovalutando gli altri che ruotano al di fuori dei partiti storici.
In questa campagna elettorale nessuno dei politici storici, che da ben 30 anni sono comodamente seduti sulle poltrone rosse del parlamento, ha capito che nessuno di loro era il vero avversario, sottovalutando la potenza che c’era in campo al di fuori di loro. Tutti indistintamente hanno sottovalutato o fatto finta di sottovalutare il vero avversario di questa competizione elettorale: il M5S. Un movimento che è cresciuto a dismisura negli ultimi anni tanto da collocarsi ai vertici del sistema politico italiano. Tutti tentono ad oscurarlo o demonizzarlo, ma tutti dovrebbero essere coscienti che non bisonga battere chi ormai è vecchio come esponente della politica obsoleta italiana, ma la finestra è aperta sulle piazze italiane dove Grillo sta incontrando la gente comune. Grillo non si è nascosto nei cinema, nei teatri, nei salotti degli Hotel, perché ha paura della folla. No grillo ha parlato al cuore della gente tanto da c0nvincerla a cambiare rotta. I leader storici pur sapendo tutto ciò, in tv, in quella tv spazzatura, hanno ragionato come se Grillo non esistesse. Chi ignora, spesso ha paura della realtà dei fatti.