La sinistra non è fatta per l’Italia

ROMA- I risultati elettorali hanno detto chiaro e tondo che la sinistra non è fatta per l’Italia. Nessuno la vuole, ma non solo oggi, ormai sono venti anni che gli italiani non la votano più riducendola a un mucchietto di poltrone.

La sinistra non è fatta per l’Italia

ROMA- I risultati elettorali hanno detto chiaro e tondo che la sinistra non è fatta per l’Italia. Nessuno la vuole, ma non solo oggi, ormai sono venti anni che gli italiani non la votano più riducendola a un mucchietto di poltrone.
C’è stata un’onda che ha travolto le ideologie di sinistra spazzandole via come si spazza via la spazzatura dal cortile di casa, si ammucchia, e poi si butta via. Un’onda che parte dal nord industriale che ha visto sparire la strangrande maggioranza delle sue industrie e visto cadere le piccole imprese a cascate. Poi l’onda si è trasferita al sud, e qui ha trovato una tempesta che ha travolto al sinistra in pieno. Al sud disoccupato, dove ci sono ceti medi impoveriti, famiglie disperate, e giovani senza speranza, la sinistra in compagnia dei sindacati hanno solo prodotto chiacchiere, e il mezzogiorno l’ha cacciato via.
In Italia per la sinistra non c’è più speranza, e finita, e un vecchio ricordo da cancellare: ha fatto troppo male ai cittadini. La sinistra è vista solo come conservazione dei suoi ceti dirigenti. È un qualcosa che mira solo alla conservazione di quelle poche poltrone rimaste. Gli elettori hanno capito bene che l’unico obiettivo reale di Leu, guardando alla composizione delle liste, era ed è la garanzia per un pugno di dirigenti senza popolo. Potere al Popolo infine è parso l’ennesima reincarnazione postuma di Rifondazione Comunista, anch’essa fallita nelle urne. Le dirigenze della Sinistra in questi anni non sono mai entrate in contatto con la sofferenza del Paese e dei ceti che dovrebbero rappresentare. Sono andati dove c’era il potere, e lì sono caduti. Leu è nata infatti all’interno di una micro casta, con una scissione provocata dalla legge elettorale e promossa da ex dirigenti del Pd che avevano votato le peggiori riforme renziane. La sinistra è morta, quei pochi affezionati devono farsene una ragione.